Senigallia

SBC, una mozione perché il Comune si costituisca parte civile

Il consigliere di minoranza di Senigallia Bene Comune, Giorgio Sartini ha depositato una mozione in cui chiama in causa il Comune riguardo alla notifica di abuso d'ufficio di due dipendenti comunali

Giorgio Sartini
Giorgio Sartini

SENIGALLIA- Dopo la notizia dell’avviso di garanzia, per contestare l’abuso d’ufficio di due dipendenti comunali, Senigallia Bene Comune ha depositato una mozione per chiedere al Comune di Senigallia di costituirsi parte civile. La stessa cosa era stata fatta in occasione degli avvisi di garanzia notificati in merito al processo riguardante l’alluvione del 3 maggio 2014.

«È fatto noto che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona abbia notificato due avvisi di garanzia ad altrettanti dipendenti comunali – ha spiegato Giorgio Sartini, consigliere di Senigallia Bene Comune – Per questo motivo abbiamo depositato una mozione per dare modo al Consiglio comunale di impegnare la Giunta ad adottare la relativa delibera».

La risposta potrebbe arrivare già durante il prossimo consiglio comunale: «Riteniamo che il Comune di Senigallia potrebbe aver subìto un danno di immagine in quanto oggetto di accertamento e che, in considerazione delle ipotesi di reato avanzate dalla Procura, l’Amministrazione comunale non possa esimersi dal far costituire il Comune di Senigallia come parte civile nel processo penale che con molta probabilità verrà celebrato innanzi al Tribunale Penale di Ancona – conclude Sartini – Riteniamo inoltre, che dalle condotte contestate agli indagati nelle cariche istituzionali e nelle mansioni pubbliche ricoperte, il Comune di Senigallia risulta danneggiato nei diritti ed interessi di cui è soggetto portatore».