SENIGALLIA – «La situazione drammatica della foce del fiume Misa è ormai sotto gli occhi di tutti». Così interviene Giorgio Sartini, della lista civica Senigallia Bene Comune, presentando una mozione che vuole impegnare sindaco e giunta perché venga asportato tutto il materiale che potrebbe rappresentare un ostacolo per il deflusso delle acque fluviali.
Il tema è tornato di stretta attualità dopo l’accenno di lavori eseguiti il 19 febbraio, quando è entrato in azione un escavatore che ha spostato i materiali ghiaiosi da un lato all’altro dell’alveo, tra i moli di ponente e levante, con il solo scopo di abbassare la quota del fondale che si è costituito.
I lavori, secondo Senigallia Bene Comune, sarebbero però «solo un palliativo» perché avrebbero di fatto solo sparso la ghiaia e abbassato l’altezza del tappo alla foce del fiume Misa, nell’area portuale, mentre lo stesso sindaco aveva intimato nel 2017 alla Regione e all’Autorità di Bacino la rimozione dei materiali presenti.
Materiali non sedimentati, portati dalle mareggiate, non stabili dunque: secondo l’amministrazione comunale verrebbero spazzati via alla prima piena del fiume, ma Sartini sottolinea l’incongruenza tra quanto sostenuto dal sindaco e quanto effettuato finora.
«Il 06/02/2017 il Comune ha notificato all’Autorità di Bacino e alla Regione Marche Presidio Territoriale ex Genio Civile Pesaro-Urbino e Ancona l’ordinanza sindacale n. 50 del 31/01/2017, con cui si ordinava di “effettuare, con mezzi idonei, un intervento di asportazione di tutto il materiale depositato nel tratto terminale della foce del fiume Misa che ostruisce il normale e regolare deflusso delle acque”. Dalla data di notifica (06/02/2017) nessun intervento di asportazione indicato nell’ordinanza è stato posto in essere, nonostante lo stesso sindaco riconosca che l’ostruzione e la mancata pulizia degli alvei del fiume sono stata concausa nell’alluvione del 2014. Son passati due anni dalla notifica dell’ordinanza, ed il Comune cosa ha fatto, visto che la Regione non è intervenuta? Sindaco, avete eseguito i lavori, addebitando poi i costi alla Regione? Avete segnalato la situazione in Procura, come è previsto nell’ordinanza da lei firmata?».