Senigallia

Senigallia, benedizione degli elmetti per i Vigili del fuoco

Alla funzione religiosa hanno partecipato i 31 corsisti che poi termineranno la preparazione a Roma: a Senigallia sono giunti pompieri dalle regioni Marche e Toscana

Benedetti gli elmetti di 31 Vigili del fuoco a Senigallia: messa alla chiesa della Croce con vescovo e sindaco
Benedetti gli elmetti di 31 Vigili del fuoco a Senigallia: messa alla chiesa della Croce con vescovo e sindaco

SENIGALLIA – Si è svolta alla chiesa della Croce di Senigallia la tradizionale “benedizione degli elmetti” dei Vigili del fuoco che stanno frequentando il corso per divenire pompieri a tutti gli effetti. Del corso, giunto all’82esima edizione e indetto dal Ministero dell’Interno a livello nazionale, si è svolta al polo didattico sito nella caserma di Senigallia, una prima parte che ha visto giungere sulla spiaggia di velluto oltre 30 corsisti da tutte le Marche e dalla Toscana.

A questa, che terminerà ufficialmente venerdì 16, seguirà poi una seconda parte che si terrà però a Roma.

Il momento di oggi, lunedì 12 marzo, è stato particolarmente emozionante per quanti stanno intravedendo la fine del corso e, a breve, l’assunzione per essere arruolati ufficialmente nei vari presidi dislocati per tutto lo stivale. I Vigili del fuoco si sono radunati sotto i Portici Ercolani per poi sfilare in divisa ed elmetto lungo alcune strade del centro storico di Senigallia fino ad arrivare alla vicina chiesa della Croce.

La funzione religiosa si è svolta alla presenza del vescovo Franco Manenti, del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, del consigliere delegato alla Protezione Civile Maurizio Perini e del responsabile nonché ispettore antincendio Mauro Bedini, il quale ha letto la preghiera del Vigile del fuoco che solitamente si recita in onore di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco.

Dal vescovo Manenti e dal sindaco Mangialardi sono, prima delle foto di rito, giunte complimenti e parole di gratitudine per quanto fatto dai Vigili del fuoco in varie occasioni e per tutto ciò che affrontano durante le emergenze in cui intervengono con coraggio e dedizione.