SENIGALLIA – Manca poco all’inizio della stagione estiva e balneare ma all’orizzonte ci sarebbe una bella notizia per gli operatori turistici che sono alle prese da anni con la direttiva europea Bolkestein: la Regione Marche ha inviato ai comuni costieri le linee guida per rinnovare le licenze alle concessioni demaniali, che dovrebbero scadere quindi non più a fine 2020 ma il 31 dicembre 2033.
Una boccata di ossigeno quella compresa nell’ultima manovra finanziaria per le oltre 200 attività che insistono sul lungomare e sulla spiaggia di velluto: dal primo gennaio 2021 infatti sarebbero dovute andare a gara europea le concessioni demaniali, aprendo quindi le porte agli investitori di tutto il mondo. Ipotesi questa che aveva fatto innalzare barricate da parte di operatori e associazioni di categoria di tutta Europa, anche se l’Italia lo ha fatto in maniera più confusa.
Bisogna specificare che questa spada di Damocle – la scadenza della precedente proroga alle concessioni al 31 dicembre 2020 è ancora vigente – e solo la Commissione europea potrà giudicare se la richiesta di sospensione del governo Conte potrà “andare in porto” oppure essere rifiutata o se, peggio, potrà essere aperta una procedura contro l’Italia in caso di ricorso da paesi esteri.
Il fatto che non siano finora stati mossi rilievi fa bene sperare: questa sospensione fino al 2033 permetterebbe agli operatori titolari delle concessioni di programmare diversi investimenti, finora fermi al palo per la paura di perdere qualsiasi somma investita attraverso il meccanismo della gara europea.
Soddisfatto il referente regionale del Sindacato Italiano Balneari (Sib-Confcommercio) Enzo Monachesi che vede di nuovo muoversi gli operatori in termini di investimenti e progetti per rinnovare le strutture turistiche, ricettive e balneari, ferme per oltre una decina di anni persino nel cambiare i vecchi ombrelloni.