Senigallia

Caos Lega: «Difficile espellere chi non c’è più»

Da Ros e Bello replicano ai vertici regionali e provinciali del Carroccio: «non c'è alcuna strategia politica, noi continueremo con lo stesso impegno di prima a creare un'alternativa al centrosinistra»

Davide Da Ros e Massimo Bello
Davide Da Ros e Massimo Bello

SENIGALLIA – Il giorno dopo l’annuncio di un provvedimento disciplinare per i consiglieri comunali che avrebbero danneggiato la Lega con il voto discorde sul consiglio provinciale, ecco arrivare la replica di Davide Da Ros e Massimo Bello.

I due consiglieri, dopo aver letto l’intervento del rappresentante regionale Paolo Arrigoni e del coordinatore provinciale Milco Mariani che annunciava l’espulsione dalla Lega, hanno affermato di aver rassegnato le proprie dimissioni prima dell’avvio di qualunque procedimento disciplinare. «Difficile espellere chi non c’è più – hanno detto – così come non capiamo quale sia la linea politica provinciale, posto che non ve n’è mai stata una. Difficile afferrare la nostra infedeltà: non siamo servi di nessuno, tantomeno marionette o yes-men».

I due, accusati dai vertici regionali e provinciali di tradimento della linea politica scelta per le elezioni del consiglio provinciale dello scorso 3 febbraio, lamentano infatti che la decisione di candidare Andreoli non sia stata discussa nemmeno tra i 9 consiglieri comunali della provincia di Ancona. «Almeno da un anno il commissario provinciale non convoca l’assemblea degli iscritti – hanno dichiarato Da Ros e Bello – le uniche azioni politiche permesse dalla Lega nel territorio sono i banchetti, mentre è vietato elaborare una linea politica».

La colpa dell’insuccesso a livello provinciale della linea leghista non sarebbe dei due consiglieri ormai ex leghisti, quanto dei vertici che si sarebbero disinteressati dell’azione politica di Davide Da Ros svolta nel consiglio comunale senigalliese e nel territorio vallivo, affiancato da alcuni mesi da Bello nel consiglio di Ostra Vetere e in quello dell’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone”.

Proprio questo mancato supporto all’azione locale da parte dei rappresentanti provinciali e regionali sarebbe la causa dell’insuccesso del 3 febbraio scorso, mentre i due – che non si sono dimessi dalla carica di consigliere ma hanno solo stracciato la tessera della Lega – promettono ancora lo stesso impegno nelle rispettive aule consiliari. «Per noi le chiacchiere contano poco, continueremo a svolgere il nostro compito politico e istituzionale come abbiamo sempre fatto, per creare un’alternativa al centrosinistra, mentre altri creano solo i presupposti per una loro elezione in uno scranno di opposizione».