SENIGALLIA- In attesa del ‘Carnevalon‘, la sfilata di carri allegorici in programma martedì 5 marzo nel centro storico di Senigallia, domenica l’appuntamento con il carnevale è nelle frazioni di Vallone e Montignano.
“Un fiume di maschere” andrà in scena domenica 24 febbraio a Vallone dove dalle 14,30 alle 18, e fino al termine della manifestazione, sarà istituito il divieto di sosta, con rimozione coatta dei veicoli in difetto, nelle seguenti vie: via comunale Vallone (lato destro della direzione di marcia mare monte), via Borgo Panni Vallone (ambo i lati), piazza Simoncelli Vallone. Inoltre, sarà istituito il divieto di transito sul percorso dei carri allegorici che si svolgerà lungo le seguenti vie: via comunale Vallone, via della Chiusa, via Borgo Panni e Piazza Simoncelli.
Domenica si farà festa anche a Montignano dove dalle 14 alle 19, e fino al termine della manifestazione, sarà istituito il divieto di sosta, con la rimozione coatta dei veicoli in difetto, nelle seguenti vie e piazze del centro abitato della frazione: piazza Santarelli, piazza Risorgimento, via Principe Umberto, da via Mazzini a piazzale Ferrer (ambo i lati), via Patrioti, da via Garibaldi a via Montessori (ambo i lati), via Montessori, da via Berna a via Mazzini (ambo i lati).
Domani alle 18 nel foyer del teatro La Fenice sarà presentato ‘Le Pupe e il biroccio‘ il nuovo abito di Lorenzo Marconi per il carnevale di Venezia. La creazione di foggia settecentesca si ispira all’abito della festa del contadino marchigiano del XVIII secolo. I pantaloni ed il gilet sono in velluto, mentre la lunga giacca in tela è interamente dipinta a mano con soggetti che ricorrono nell’iconografia tipica dei carri di campagna marchigiani. Troviamo quindi allegre contadinelle, oche, uccelli, fiori e frutta, tutto filtrato dalla creatività e fantasia di Lorenzo.
Gli abiti di Marconi sono legati alle collezioni d’arte che realizza all’interno del suo laboratorio Orientexpress. Quella delle Pupe del Biroccio è nata nel 2015 e si esprime attraverso oggetti in ceramica raku ed abbinamenti tra ceramica e legno di recupero che raccontano il mondo incantato di contadinelle, animali da cortile e case coloniche.