Senigallia

Senigallia, il centrodestra prova a ricompattarsi in vista delle elezioni 2020

Forza Italia e Unione Civica danno il via a un tavolo di coordinamento che vada oltre l'appuntamento elettorale ma possa divenire un riferimento anche per le opposizioni all'interno dell'Unione dei comuni

Il "contratto" firmato dalle forze di centrodestra per Senigallia
Il "contratto" firmato dalle forze di centrodestra per Senigallia

SENIGALLIA – Il centrodestra locale prova a ricompattarsi in vista delle elezioni del 2020. Lo fa con un invito che Forza Italia e Unione Civica muovono alle forze politiche di area libertaria, popolare e cattolica per provare a dare vita a una coalizione che possa essere forte e credibile quando si presenterà all’appuntamento elettorale tra due anni.

È Roberto Paradisi, ex candidato a sindaco nel 2015 con Unione Civica, a spiegare i motivi di questa manovra politica che ragiona anche in ottica vasta, andando a cercare nell’entroterra i primi contatti con le varie opposizioni all’interno dell’unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone”.

«A Senigallia stiamo cercando – spiega l’avvocato e consigliere comunale – di unire le forze attorno al nucleo composto da Unione Civica e Forza Italia, da Maurizio Mugianesi come referente per l’area libertaria e da Andrea Bacchiocchi per l’area popolare. Unire le forze per creare un soggetto politico unico che possa divenire riferimento anche nell’ambito dell’unione dei comuni fondando un’unione del buongoverno».

Le forze di centrodestra provano a ricompattarsi in vista delle elezioni comunali di Senigallia del 2020
Le forze di centrodestra provano a ricompattarsi in vista delle elezioni comunali di Senigallia del 2020

Mentre nell’aula consiliare i due gruppi di opposizione rimarranno distinti, nell’unione dei comuni si potrebbe avere una regia unica per le opposizioni. Per lo meno, questo è l’obiettivo a cui tendono Paradisi, Rebecchini e Canestrari.

«Unione dei Comuni a cui siamo favorevoli da sempre in linea di principio, anche se non ci piace questo statuto approvato e per cui abbiamo presentato ben 12 emendamenti per provare a cambiare quelle che secondo noi erano criticità importanti ma boicottate anche da parte dell’opposizione» affermano i tre consiglieri senigalliesi.

Luigi Rebecchini, Roberto Paradisi, Daniele Belardinelli e Marta Torbidoni
Luigi Rebecchini, Roberto Paradisi, Daniele Belardinelli e Marta Torbidoni

Compattare il centrodestra non sarà un’impresa semplice: negli anni ci sono state diverse frammentazioni che hanno portato nel 2015 a ben tre candidati che avrebbero potuto concorrere sotto un’unica lista. Ma l’idea di fondo è quella di unire anzitempo le forze per individuare un programma e un candidato che possano reggere il confronto con il centrosinistra che a Senigallia ha sempre prevalso (eccezion fatta per una breve parentesi con Marcantoni), approfittando anche del termine del secondo mandato dell’attuale sindaco Maurizio Mangialardi.
«Dobbiamo sederci attorno a un tavolo – precisa Paradisi – e chiunque abbia ambizioni deve fare un passo indietro, io per primo, per lasciare che la coalizione possa individuare la persona più rappresentativa che possa divenire la sintesi e il simbolo delle proposte programatiche».

«Siamo di fronte a un’opportunità unica – precisa Daniele Belardinelli, coordinatore provinciale di Forza Italia – dobbiamo approfittare del crollo verticale che ha avuto il Partito Democratico e della fine del governo Mangialardi per presentare una coalizione forte come già avvenuto in altri comuni della provincia. Coalizione che dovrà lottare anche contro i populismi del Movimento 5 Stelle, che potrebbe essere il vero avversario in caso di ballottaggio».

Maurizio Mugianesi e Andrea Bacchiocchi
Maurizio Mugianesi e Andrea Bacchiocchi

Per raggiungere tale risultato di arrivare almeno al ballottaggio alle elezioni comunali 2020, il centrodestra dovrà presentare – spiegano la coordinatrice Fi locale Marta Torbidoni e il consigliere Alan Canestrari – un candidato che provenga dal mondo del lavoro, che abbia capacità manageriali, che sappia quindi gestire il comune come un’azienda, senza perdite.

Uno dei primi punti su cui si fonderà la manovra politica del centrodestra sarà la riforma, pezzo per pezzo, del regolamento comunale per l’edilizia: servono meno lacci per i cittadini e per le imprese. Solo così vi potrà essere un vero rilancio di uno dei settori più importanti per la città. Il gruppo ha già in mente di modificare per primo le norme che regolano i lavori nelle aree agricole o di periferia. Ma è solo il primo punto, perché altri temi sono già stati annunciati come centrali nelle prossime manovre: sanità, turismo, tassazione, sicurezza del fiume Misa.
L’ultimo punto sarà anche quello di partenza della “unione del buongoverno” con cui il centrodestra ammicca alle opposizioni dell’entroterra. Vedremo con quali risultati.