BARBARA – Buone notizie per la chiesa parrocchiale dell’Assunta a Barbara, che potrà finalmente riaprire il prossimo 30 novembre dopo la chiusura imposta per motivi di sicurezza legati al sisma del 2016. Un’opera resa possibile – ed è questa la vera notizia – grazie al contributo dei cittadini.
Il restauro è infatti partito e arrivato agli step conclusivi anche tramite i circa 70mila euro donati dai barbaresi e versati in un conto corrente ad hoc. Soldi che hanno permesso di portare avanti i lavori, molto importanti per il paese, anch’esso coinvolto nel sisma del 2016.
La scossa di terremoto, anzi, le scosse che si sono protratte fino al gennaio successivo, avevano lesionato sia la facciata della chiesa dell’Assunta di Barbara, sia evidenziato alcune problematiche all’interno dell’edificio di culto che in questi giorni ha visto eliminata una parte dell’impalcatura.
Non si hanno notizie sicure circa l’origine della chiesa parrocchiale di Barbara situata in corso Vittorio Emanuele: sembra nascere come priorato nel XII secolo, per poi diventare abbazia nel XV. Il suo stato di conservazione precario porta, ma solo a metà del XVIII secolo, alla ricostruzione della struttura che viene ultimata a fine ‘700 in stile neoclassico. La chiesa è ancora oggi la parrocchiale di Barbara, dedicata a S. Maria Assunta nel 1890.
Al periodo compreso tra il ‘600 e la fine del ‘700 risalgono le varie opere d’arte che impreziosiscono la chiesa, non solo per il valore religioso ma anche per la qualità della fattura. Tra queste la pala d’altare del pittore anconetano Giovanni Pirri, i dipinti di Francesco Trevisani, di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio e di Paolo Gismondi, a cui si aggiungono statue ornamentali dedicate ai santi lungo le pareti e infine un bel battistero nel piano seminterrato, che oggi ospita un ben allestito museo che potrà riaprire il prossimo weekend in occasione delle celebrazioni di Santa Barbara (fino al 4 dicembre).