SENIGALLIA – I carabinieri sono al lavoro per risalire alla donna che, tra il 14 ed il 15 marzo ha abbandonato una neonata tra i rifiuti. La bambina potrebbe essere stata chiusa in una busta di plastica trasparente, unico elemento sequestrato dai carabinieri nel centro smaltimento rifiuti. Nella busta erano state trovate tracce ematiche.
Venerdì è stata effettuata l’autopsia sul corpo della bambina: la piccola è nata viva e non è mai stata nutrita, si attendono i risultati degli esami che ne riveleranno l’etnia. I rifiuti sono arrivati alla Cavallari Group con dieci camion e sono al vaglio dei carabinieri le telecamere presenti in prossimità dei cassonetti ritirati, tra il 14 ed il 15 marzo, in alcuni comuni delle province di Ancona, Pesaro e Perugia. Neonata trovata morta tra i rifiuti, aperto un fascicolo per omicidio volontario
Un’indagine molto complessa. La bambina è stata probabilmente partorita “clandestinamente”, i controlli effettuati negli ospedali hanno dato esito negativo. Nessuna donna si è presentata con problemi di salute dovuti ad una gravidanza. Nessun riscontro nemmeno nei centri di ascolto della zona. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario ed occultamento di cadavere.