SENIGALLIA – Presentata ufficialmente la nuova Unione dei Comuni di Arcevia, Barbara, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti e Trecastelli, che avrà il nome di “Le Terre della Marca Senone”. Il progetto sta per avviarsi concretamente: dopo l’approvazione, avvenuta nelle scorse settimane, dello statuto da parte dei sette consigli comunali interessati, l’iter si completerà il prossimo 9 febbraio con l’ufficializzazione dell’atto costitutivo, poi con l’elezione dei componenti del consiglio, del presidente e della giunta dell’unione, per concludersi poi con il conferimento delle funzioni, entro i primi di marzo.
I componenti del nuovo consiglio saranno 33, ripartiti per fasce di popolazione: a parte gli 8 di maggioranza e i 4 di minoranza eletti dal consiglio comunale di Senigallia, i comuni sopra i 5mila abitanti (Ostra e Trecastelli) saranno rappresentati da 2 consiglieri di maggioranza, il sindaco e un consigliere di opposizione; gli enti sotto tale soglia, avranno tre rappresentanti: il sindaco, un consigliere di opposizione e uno di maggioranza. «In questo modo abbiamo risolto il problema della rappresentatività dei singoli territori senza creare squilibri – ha detto il sindaco di Arcevia nonché presidente del Cogesco Andrea Bomprezzi – e senza lasciare che una città potesse decidere per tutti». I componenti o titolari degli organi dell’Unione resteranno in carica fino al rinnovo degli organi comunali di cui sono membri.
La sede legale e amministrativa dell’Unione sarà il Comune di Senigallia, ma si sta discutendo di dislocare gli uffici anche su altri Comuni.
Tutti i sindaci presenti hanno espresso soddisfazione per il compimento di un iter lungo e non senza difficoltà che si è tradotto in una scelta politica e amministrativa di non poco conto per i territori amministrati e per i suoi quasi 80mila abitanti.
Iter che vedrà confluire nell’unione dei comuni le funzioni attinenti al sociale, gestite fino a oggi dall’ufficio comune – Ambito territoriale sociale 8, e il Suap, lo “sportello” per le attività economiche e produttive. Sarà inoltre possibile trasferire funzioni anche per gruppi di comuni: da subito saranno conferiti all’Unione i servizi ragioneria-tributi gestiti in forma associata dai comuni di Serra de’ Conti e Arcevia, e la Polizia municipale, convenzionata tra i comuni di Trecastelli, Ostra e Ostra Vetere. Ma già si sta discutendo di arrivare a una ragioneria comune, così come a un unico centro per l’urbanistica o la sicurezza e la gestione/manutenzione del territorio, come puntualizzato dal sindaco di Barbara, Raniero Serrani.
La forma dell’unione dei comuni permette infatti di farvi confluire sia i servizi che le funzioni, senza perdere l’autonomia dell’istituzione.
«Siamo molto soddisfatti del percorso svolto – afferma il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – perché siamo riusciti a elaborare un progetto utile per il territorio, attraverso il quale offrire migliori servizi, risparmio della spesa, maggiori investimenti, nonché semplificazione della macchina amministrativa. Nei fatti strutturiamo, rendendole più efficienti ed efficaci, le sinergie che nel corso degli ultimi anni si sono strette tra i Comuni, soprattutto da quando è venuto meno il ruolo mediatore della Provincia. Un’occasione per tutti noi, per valorizzare peculiarità, vocazioni e tradizioni diverse, grazie alle risorse che saranno devolute dallo Stato per sostenere questo percorso e alle agevolazioni sul piano finanziario e organizzativo di cui godranno i nostri enti».
Enti che «potranno – come affermato dal sindaco di Ostra Andrea Storoni – continuare a garantire quel benessere che ha sempre contraddistinto i territori della valle Misa-Nevola e a migliorare i servizi» con una proposta nata al tavolo del Cogesco, ribadisce Bomprezzi.
Il territorio si unisce per «avere più forza contrattuale nei tavoli tecnici – ha dichiarato il sindaco di Serra de’ Conti Arduino Tassi – ma anche più risorse dallo Stato e una migliore organizzazione e ottimizzazione delle funzioni e servizi». Servizi che non sempre riescono a essere garantiti dai comuni, soprattutto quelli piccoli, specifica il primo cittadino di Ostra Vetere Luca Memé, alle prese con una normativa in costante evoluzione, trasferimenti sempre minori, e difficoltà nel rinnovare il personale. «Con la logica del campanile si va poco lontano».