SENIGALLIA – Momenti di ricordo, riflessione e preghiera, letture e video, azioni simboliche a fianco di atti più concreti. Per il secondo anniversario della tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo, avvenuta l’8 dicembre 2018, sono state organizzate molte iniziative. La maggior parte a distanza e sui social per via delle norme anti covid e anti assembramento. Si sono svolte nei quattro comuni di provenienza delle sei vittime (mentre a Corinaldo, paese dove avvenne la tragedia è stato puntato un faro verso il cielo, simbolo di speranza) con lo scopo di ricordare le vite spezzate ma soprattutto riflettere e impegnarsi per il futuro.
Sono i giovani, attraverso l’associazione Cogeu, i protagonisti di questa ricorrenza per il secondo anniversario della tragedia; da un lato riporta alla mente il dolore per la perdita di cinque adolescenti e di una giovane mamma, ma dall’altro lancia messaggi di fiducia e speranza.
Da questo impegno per il futuro è nato prima il codice etico e poi un vero e proprio manifesto per il divertimento sicuro: otto punti che coinvolgono sia i gestori dei locali, sia i giovani. Un patto di corresponsabilità perché simili tragedie non accadano più.
Di questo, assieme a tanti commossi ricordi, si è parlato nel pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Senigallia dove i familiari delle vittime sono stati accolti dal sindaco Massimo Olivetti per un altro appuntamento sempre nell’ambito del secondo anniversario della tragedia. Tra i ricordi in aula anche quello di Gemma, Alma e Dora Curi, che hanno rivolto frasi intense alla mamma Eleonora Girolimini, e quello dei genitori di Emma Fabini che trasformeranno gli appunti nei diari della 14enne in un libro.
Grazie inoltre alla collaborazione con Amat e con l’università Politecnica delle Marche, alla prima sessione utile verranno premiati alcuni laureandi per le tesi sul divertimento sicuro, che poi diverranno borse di studio intitolate alle sei vittime della Lanterna Azzurra di Corinaldo.