SENIGALLIA – Rammarico e dispiacere per la decisione di Gennaro Campanile di lasciare la giunta comunale targata Pd. Sono questi i due sentimenti che circolano prevalentemente nella maggioranza e nell’Unione comunale dove si è consumato lo strappo, che attualmente sembra definitivo.
«Mi dispiace di questa decisione – sono le parole del presidente del consiglio comunale nonché esponente Pd di Senigallia Dario Romano – perché Campanile è un elemento importante di questa maggioranza. E’ vero che non è uscito dai Dem ma solo dalla giunta e vedremo con la raccolta firme in vista delle candidature alle primarie se la sua scelta sarà sostenuta e da quanti. Però è evidente che qualcosa non va: se è riconducibile ai rapporti personali con il sindaco, spero che possano confrontarsi e sistemare le cose. Di certo dispiace che lasci la giunta».
Rammarico è stato espresso dal primo cittadino, Maurizio Mangialardi. Proprio lui era stato additato da Campanile come co-responsabile di questa situazione causata da una mancanza di fiducia e di sintonia che poi sarebbe stata accentuata dal dibattito sulle primarie.
«Prendo atto delle dimissioni di Gennaro Campanile – commenta il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – anche se trovo piuttosto singolare il fatto che egli si accorga dopo ben quindici anni, e a solo pochi mesi dalle elezioni amministrative, di non condividere più un progetto di città che ha sempre sostenuto con grande entusiasmo e profonda convinzione, tanto da aver votato anche i provvedimenti che oggi contesta, dalla riqualificazione di piazza Garibaldi al project financing riguardante lo stadio. Avrei preferito che questo lungo percorso attraverso cui abbiamo rivoluzionato Senigallia, facendone la prima meta turistica della regione, potesse essere portato a termine insieme. Così non è stato e me ne rammarico, ma tutto ciò non fermerà ovviamente la nostra azione amministrativa per completare gli ultimi progetti. Ciò che spero vivamente, però, è che la scelta operata da Campanile non sia frutto di una strategia politico-elettorale personale. Ma questo sarà solo il tempo a dirlo».