SENIGALLIA – Anche la spiaggia di velluto e Castelleone di Suasa celebrano la giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Una festa forse poco appariscente ma dal grande significato sia per i volontari che per le istituzioni, come si è potuto comprendere dall’enorme apporto durante l’emergenza coronavirus.
E allora ecco che l’8 maggio, sulle facciate dei due comuni sono state issate le bandiere con l’emblema dell’associazione che raduna ben 190 società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa con un coordinamento internazionale per operare senza distinzioni di razza, religione, orientamento sessuale, formando di fatto l’organizzazione umanitaria più grande al mondo, con 18 milioni di operatori volontari, pronti a intervenire sotto lo slogan di esserci “ovunque per chiunque”.
Ovunque e comunque ci sarebbe da aggiungere dato che l’emergenza covid (ma anche i quotidiani interventi in territori in guerra o durante ogni tipo di catastrofe) l’ha evidenziato in modo netto. Anche a Senigallia la Croce Rossa, che interviene semplicemente anche nelle piccole emergenze quotidiane che non fanno notizia, ha operato costantemente grazie ai suoi volontari.
«Siamo oggi estremamente fieri – spiega il presidente Cri Senigallia, Andrea Marconi – perché anche la città di Senigallia alza al vento la nostra bandiera, in piazza Roma, nel cuore della nostra cittadina, bandiera che insieme a quelle di migliaia di altri Comuni, colora per un giorno la superficie globale di rosso». Una collaborazione e vicinanza all’organizzazione che è stata dimostrata anche dal sindaco e dall’amministrazione comunale di Castelleone di Suasa che ha fatto sventolare la bandiera sull’edificio su corso Marconi.