SENIGALLIA – La spiaggia di velluto ha scelto ancora la Compagnia della Rancia. A Saverio Marconi e a tutto lo staff della realtà nata a Tolentino e poi spostatasi al teatro La Fenice, la giunta comunale ha affidato nuovamente l’organizzazione della stagione teatrale, grazie al rinnovo della convenzione iniziata cinque anni fa.
La convenzione è partita dal 1° gennaio 2018 anche se la firma, formalmente, è arrivata solo a febbraio. Forti del successo degli anni scorsi e dei sistematici “sold out” che il teatro senigalliese riscontra nei vari spettacoli, Compagnia della Rancia e Comune di Senigallia proseguiranno in questo meraviglioso viaggio fino al 31 dicembre 2020, fino cioè a qualche mese dopo la fine del mandato del sindaco Maurizio Mangialardi.
Il primo cittadino si è dichiarato orgoglioso del lavoro portato avanti in questi anni con una delle realtà più feconde a livello nazionale. «Non si tratta solo di gestione del teatro la Fenice, né solo di organizzazione, ma anche di produzione di nuovi spettacoli che hanno proiettato Senigallia nel panorama culturale italiano».
Il progetto della collaborazione tra l’ente comunale senigalliese e la Compagnia della Rancia di Tolentino (che ha perso il teatro nell’incendio nel 2008 e gli uffici con il sisma del 2016) aveva lo scopo di rilanciare la cultura in città e di farle superare i confini stessi: obiettivo che, dopo cinque anni, si può dire assolutamente centrato, grazie anche al supporto di Amat. Le sinergie messe in campo hanno permesso alla città di essere inserita in un circuito di riconoscibilità nazionale: gli stessi attori e spettacoli passano da teatri famosi nel mondo e città come Milano e Roma a Senigallia che sta provando a entrare nella speciale “rete” della cultura nazionale.
«L’idea è stata portata avanti insieme – ha dichiarato Saverio Marconi, che oltre a essere responsabile della Compagnia e direttore artistico della rassegna teatrale di Senigallia è anche regista e attore di fama – con la presunzione, o meglio la consapevolezza, di saper fare bene ma non da soli, insieme. Tanto è vero che oltre ai risultati ottenuti, in questi cinque anni non c’è stato mai un contrasto con alcun rappresentante dell’ente comunale».
Un sassolino però da togliere c’è: se la stagione di prosa e musical del teatro La Fenice è arrivata a contare circa 17mila presenze nel solo 2017, al pari di altre e più blasonate realtà culturali o teatri, è dovuto anche al supporto economico che il Comune stanzia per la gestione della stagione. Sforzo interamente sostenuto dalle casse comunali che lo stesso sindaco ha auspicato possa ricevere il contributo della Regione Marche.
Anche a livello cittadino l’offerta culturale si è modificata, evolvendosi: «non è un caso – ha detto il sindaco Mangialardi – se a Senigallia sono emersi il Teatro Nuovo Melograno, il Centro Teatrale Senigalliese, il teatro Portone e le varie rassegne che arricchiscono ogni anno il panorama culturale cittadino». E altre possibilità potrebbero emergere anche dalla recente unione dei Comuni “Le terre della Marca Senone”, sia in termini economici che in termini di valorizzazione del territorio, con i tanti teatri “gioiello” che la vallata può contare.
«Nella convenzione sono state reinserite nuovamente la disponibilità a incontri tra gli attori e gli studenti delle scuole di Senigallia – ha affermato l’assessore alla cultura Simonetta Bucari -. Siamo certi che sia un binomio da sviluppare ancora di più per offrire ai ragazzi occasioni di avvicinamento al teatro ma anche per la loro formazione ed educazione. Se il teatro si pratica, ce se ne innamora».