SENIGALLIA – Dopo tanto parlare, dopo i comizi, le tribune politiche e le campagne elettorali senza (quasi) esclusione di colpi, le fatidiche giornate sono arrivate: il 20 e 21 settembre si vota per eleggere il nuovo governatore della Regione Marche, per il Referendum confermativo della riforma sul taglio del numero dei parlamentari e per decidere quale sarà la nuova amministrazione comunale.
Nel dettaglio, domenica 20 settembre, dalle 7.00 alle 23.00. ed il 21 settembre, dalle 7.00 alle 15.00, si voterà in circa 1000 comuni tra cui appunto Senigallia.
L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza.
L’elettore all’interno del seggio dovrà attenersi a tutte le misure di sicurezza previste per contrastare l’emergenza pandemica da Covid-19. Nei comuni come quello di Senigallia, ovvero con più di 15mila abitanti, l’elettore può votare: un candidato sindaco o una lista (in questo secondo caso il voto si estende si estende anche al candidato sindaco); un candidato sindaco e una delle liste collegate; oppure un candidato sindaco e una delle liste non collegate (il cosiddetto “voto disgiunto”).
Sarà eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi; in caso contrario si tornerà a votare domenica 4 e lunedì 5 ottobre per il ballottaggio tra i due candidati più votati. La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia).
Nei comuni sopra i 5000 mila abitanti come Senigallia si possono esprimere due preferenze di genere diverso (per un uomo e per una donna o viceversa). In caso contrario la seconda preferenza è annullata e resta valida solo la prima.