Senigallia

Senigallia, escavo del fiume Misa: il cantiere ripartirà a ottobre 2021

Nonostante il Tar abbia stabilito che potevano ripartire, i lavori sono stati posticipati a dopo l'estate per non compromettere la stagione turistica

Partiti e subito fermati i lavori di escavo del fiume Misa a Senigallia nel tratto finale dalla ferrovia alla foce. Foto di Carlo Leone, dicembre 2020
Partiti e subito fermati i lavori di escavo del fiume Misa a Senigallia nel tratto finale dalla ferrovia alla foce. Foto di Carlo Leone, dicembre 2020

SENIGALLIA – Possono ripartire i lavori per l’escavo del fiume Misa, nel tratto che dopo il ponte della ferrovia arriva fino alla foce. Anzi, no: riprenderanno a ottobre. Dopo lo sblocco deciso dal Tar Marche, il cantiere del Consorzio di bonifica riaprirà i cancelli solo il prossimo autunno, per non creare disagi in questo difficoltoso inizio di stagione turistica.

Questa è l’ultima novità riguardo il progetto di escavo del fiume Misa che, dal centro storico di Senigallia attraverso l’area portuale, sfocia nel mare Adriatico. Le ruspe erano state posizionate a metà dicembre dal Consorzio di bonifica che ha l’appalto per conto della Regione Marche con l’obiettivo di terminare appena passate le festività, ma pochi giorni dopo il cantiere era stato subito fermato. Dopo aver asportato alcune tonnellate di fanghi e detriti, poi stoccati in una cava del pesarese, era arrivato un primo stop dall’Arpam che aveva diffidato il gestore della cava.

Il timore era che venissero stoccati fanghi inquinati: oltre ai sedimenti portati dal fiume e a quelli rilasciati dalle correnti marine, tra le sabbie e i detriti si pensava ci potessero essere materiali inquinati: il tratto in questione per decenni è stato utilizzato come ingresso e uscita delle barche e dei pescherecci dal porto, fino al 2009, anno di conclusione dei lavori di ammodernamento dell’area e di separazione tra il porto e il canale.

Il sopralluogo dei tecnici Arpam assieme alla Guardia di Finanza c’era stato a fine gennaio scorso mentre il prelievo dei sedimenti da esaminare il 2 febbraio. Appurato (non rapidamente) che non si registrano livelli preoccupanti di inquinamento dei materiali, il cantiere per l’escavo sarebbe dovuto ripartire. Dato però l’avvicinarsi dell’estate e la certezza che entro aprile l’intervento non sarebbe stato ultimato, è arrivata la decisione di non confliggere con le operazioni di sistemazione dell’arenile e posticipare tutto a settembre

Ora la nuova data ipotizzata dal Consorzio di bonifica che parla di ottobre 2021 per la ripresa dei lavori nel cantiere per l’escavo del fiume Misa. Con la speranza che, nel frattempo, ogni riserva (persino sul riferimento normativo) sia stata sciolta e che per l’inverno la città possa avere un fiume più sicuro dal punto di vista idraulico.