SENIGALLIA – Fabri Fibra a processo. Il 41enne rapper senigalliese, al secolo Fabrizio Tarducci, è stato citato a giudizio per diffamazione nei confronti di Valerio Scanu. “Fibra”, era già stato condannato dal Tribunale di Milano a una multa e a una provvisionale di risarcimento per avere offeso la reputazione di Scanu, mediante alcune strofe della canzone “A me di te”, pubblicata nel 2013. Il brano era stato riproposto durante un concerto nel 2015, quando il 41enne, aveva posto il microfono nei confronti del pubblico evitando così, di cantare i passaggi “incriminati”. Un comportamento che ha pagato con una nuova denuncia, sporta sempre da Valerio Scanu, per diffamazione ed istigazione a delinquere. Il pm aveva chiesto l’archiviazione, sottolineando che, proprio durante il concerto, il rapper avesse mostrato su un monitor alcuni passaggi della sentenza di condanna a suo carico. Ma i legali di Scanu si sono opposti all’istanza della Procura: il giudice ha archiviato l’accusa di istigazione a delinquere e dopo la decisione del gip, il pm ha disposto la citazione diretta a giudizio per Fabrizio Tarducci.
Fabri Fibra a processo
Respinta l'accusa d'istigazione a delinquere. Non può essere invece archiviata l'accusa di diffamazione, perché facendo cantare il pubblico, il rapper senigalliese avrebbe contribuito all'offesa della reputazione nei confronti del collega Scanu