SENIGALLIA – Un corteo per le vie della città, poi la lettura di quasi mille nomi e infine due convegni per comprendere meglio alcuni fenomeni mafiosi e per essere aggiornati su ciò che stanno facendo le istituzioni. È il programma della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” che da ben 24 anni si tiene ogni primavera per testimoniare la vicinanza ai familiari delle vittime innocenti delle mafie e per rinnovare l’impegno nella lotta ad ogni forma di illegalità.
Da quattro anni inoltre si tiene in ogni regione una manifestazione locale e dopo Fano, Grottammare e Jesi, il prossimo 21 marzo sarà il turno della spiaggia di velluto ospitare migliaia di giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, radunandoli nell’iniziativa di Libera sotto lo slogan “Passaggio a Nordest. Orizzonti di giustizia sociale”. Sono attesi migliaia di giovani e studenti da tutte le Marche, da Urbino fino ad Ascoli, passando ovviamente per le scuole di Senigallia.
La manifestazione regionale dunque che si terrà a Senigallia si svolgerà secondo un programma ben preciso presentato oggi dal referente locale di Libera, don Paolo Gasperini, dal sindaco Maurizio Mangialardi e da Silvano Paradisi per la Scuola di Pace “V.Buccelletti”.
La “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” si aprirà alle ore 9 in piazza della Libertà, davanti la Rotonda a mare di Senigallia, da dove, alle ore 9:30 partirà un corteo che sfilerà prima sul lungomare e poi in centro storico fino a piazza del Duca. Qui, verso le ore 11 verrà data lettura dei quasi mille nomi di persone vittime innocenti delle mafie.
Nel pomeriggio del 21 marzo, inoltre, si terranno due momenti: il primo alle ore 15 a Palazzetto Baviera col presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo che parlerà della legge regionale 27/2017 sulla legalità e sulla cittadinanza responsabile; l’altro alla stessa ora alla biblioteca comunale dove interverrà Francesca Pulcini, presidente Legambiente Marche per presentare il rapporto sulle ecomafie 2018.
Mille nomi dicevamo, come quello di Attilio Romanò, a cui è dedicato il presidio senigalliese di Libera: venne assassinato il 24 gennaio 2005, mentre lavorava in un negozio di telefonia di Secondigliano, da due killer della camorra che avevano sbagliato persona.
Nomi dietro cui si celano storie, vite e speranze interrotte da killer, mandanti e complici che godono del silenzio omertoso, da tempo al centro di una dura battaglia con lo Stato italiano. E in questa lotta si stanno aggiungendo, grazie all’attività di dell’associazione Libera fondata da don Ciotti, cittadino onorario di Senigallia, tantissimi giovani e studenti.
«Serve maggiore informazione e formazione – spiega il responsabile di Libera Senigallia don Paolo Gasperini -, rivolta soprattutto ai ragazzi e alle ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Serve a loro come a noi perché passi un messaggio ben preciso: la mafia non è lontana da noi e il suo contrasto tocca tutti. Ecco perché ognuno di noi deve impegnarsi».
Durante la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” del 21 marzo che si celebrerà a Senigallia saranno presenti anche i parenti di Attilio Romanò. A loro come a Libera è andato il ringraziamento del sindaco Mangialardi che ha affermato come l’iniziativa sia di grande significato. «L’unico antidoto contro le mafie è la trasparenza, quella vera, non superficiale, quella che spinge a parlare di temi concreti come l’evasione fiscale, la corruzione e non, per esempio, dei parcheggiatori abusivi».