Senigallia

Senigallia, a breve giù i capannoni dell’ex area Messersì

Tutta la zona stretta tra la complanare e la provinciale Sirolo-Senigallia sarà oggetto di una riqualificazione che potrebbe partire entro pochi mesi

I capannoni dell'ex area Messersì, a Senigallia
I capannoni dell'ex area Messersì, a Senigallia

SENIGALLIA – Anche l’area ex Messersì, in fondo a via Capanna a Senigallia, potrebbe vedere presto ruspe e mezzi in azione per riqualificare la zona. Lo ha annunciato il sindaco Maurizio Mangialardi rispondendo a un cittadino che chiedeva informazioni circa l’area che da tempo è abbandonata e in degrado.

La zona è quella in fondo a via Capanna, poco prima del cavalcavia dell’autostrada A14, stretta tra la provinciale Sirolo-Senigallia, la complanare sud e ciò che rimane della vecchia strada del Giardino: in questo triangolo ai margini della zona abitata insistono i vecchi capannoni ormai in disuso dell’ex ditta Messersì.

Qualche anno fa, in concomitanza con la realizzazione della bretella sud della complanare, alcuni cittadini avevano chiesto informazioni circa lo stato dei capannoni e rassicurazioni circa lo smaltimento dell’amianto presente. A distanza di quasi tre anni – l’apertura è dell’agosto 2016 – sempre alcuni cittadini tornano a chiedere informazioni sul futuro dell’area, sull’interesse di eventuali investitori oppure se di dovrà attendere ancora parecchi anni prima di vedere riqualificata la zona.

Proprio il sindaco ha dichiarato che si è «vicini a trovare una soluzione per la riqualificazione dell’area Messersì. Ci sono investitori che stanno lavorando con serietà ad un progetto di riqualificazione dell’intera area che porta con sé anche opere di urbanizzazione di interesse pubblico e strategiche per la città. Sono necessari ancora alcuni approfondimenti tecnici, ma già dai prossimi mesi, se la procedura seguirà l’iter che abbiamo immaginato, dovrebbe essere avviata la demolizione dei capannoni industriali dismessi, primo atto di un nuovo volto per un altro tassello importante della città».