Senigallia

Il Musinf rende omaggio al Fai con Ferruccio Ferroni

Sabato 25 e domenica 26 Senigallia ospita una mostra dedicata a uno dei componenti del gruppo fotografico "Misa", formato e diretto da Cavalli, e di cui fecero parte, oltre a Ferroni, Mario Giacomelli, Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Paolo Bocci, Giulio Parmiani

Una fotografia di Ferruccio Ferroni

SENIGALLIA – Il Musinf rende omaggio alle Giornate di Primavera del Fai con una mostra dedicata a Ferruccio Ferroni, uno dei componenti del gruppo fotografico “Misa”, dal nome del fiume, che attraversa Senigallia. Il gruppo formato e diretto da Cavalli, e di cui fecero parte, oltre a Ferroni, Mario Giacomelli, Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Paolo Bocci, Giulio Parmiani.

Ferroni appare oggi come il fotografo che meglio ha saputo interpretare le ansie di rinnovamento dei circoli “La Bussola” e “La Gondola”. Prendendo le mosse dall’iniziale adesione al pensiero di Cavalli, ha guardato con sempre crescente interesse alle proposte di Monti, rivolte a collegare la fotografia con il progressivo rinnovamento delle arti visive.

Il gruppo Fai ricambia la cortesia, e sotto il coordinamento del gruppo di Senigallia, gli apprendisti Ciceroni dell’Istituto “Corinaldesi”, guideranno la visita guidata alla mostra fotografica di allestita al Musinf, per una lettura della poesia e della perfezione formale di Ferruccio Ferroni. Le visite si svolgeranno sabato 25 il pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 18,30, domenica 26, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle ore 18,30.

«Per questa scelta voglio ringraziare il Fai e in particolare Eleonora Sabatini, capo gruppo del Fai di Senigallia – ha detto il sindaco Maurizio Mangialardi, – estendendo il ringraziamento anche al Musinf e al direttore Bugatti, che quest’anno ha voluto mettere in campo questa bella e interessante iniziativa collaterale. Soprattutto – ha concluso il sindaco Mangialardi – il mio grazie va agli studenti, che nella veste di Apprendisti Ciceroni, si impegneranno con il loro entusiasmo e competenza ad arricchire l’esperienza dei visitatori».

Gastone Mosci spiega che: «parlare di Ferruccio Ferroni significa davvero entrare nel cuore della fotografia del gruppo Misa, tenendo conto che è stato l’ambiente a produrre il contesto ed una rete di relazioni, che servono a capire la realtà ed i suoi risvolti emozionali». Ferruccio Ferroni era nato a Mercatello sul Metauro nel 1920 da una famiglia di insegnanti. Dopo aver conseguito la maturità classica al liceo di Senigallia, dove la famiglia si era trasferita sin dal 1924, nel 1940 entrò all’Accademia Militare di Modena, uscendone con il grado di sottotenente.

Partecipa al secondo conflitto mondiale e, nel 1943, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Rodi, finendo rinchiuso in un campo di concentramento in Germania, da cui viene liberato nell’aprile del 1945. Torna gravemente ammalato ed è in una casa di cura che sviluppa la sua passione per la fotografia. Le condizioni di salute lo costringono ad abbandonare la carriera militare. Si iscrive alla facoltà di Legge, laureandosi nel 1953. Nel 1948 aveva conosciuto l’avvocato Cavalli con cui aveva stretto una solida amicizia basata sui comuni interessi fotografici. Nel 1952, su segnalazione di Cavalli a Paolo Monti, entra a far parte della Gondola. Intanto Cavalli, a Senigallia, forma il gruppo fotografico “Misa”. Nel 1958 gli impegni della professione di avvocato lo costringono ad abbandonare la fotografia, che riprenderà nel 1984.

«Ferruccio Ferroni muore a Senigallia nel 2007. È considerato lo storico del Gruppo Misa ed a lui si deve il primo impulso, poi raccolto anche da Mario Giacomelli, per la formazione dell’archivio fotografico del Musinf», conclude Mosci.

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