SENIGALLIA – Atto vandalico ai danni dello studio dell’avvocato e consigliere comunale Roberto Paradisi. Alcuni ignoti hanno imbrattato con uno spray l’ingresso dello studio in via Armellini, disegnando una “A” cerchiata, il simbolo più noto di tutto il movimento anarchico sulla targa e scrivendo “Lega m…” sul muro.
L’episodio è avvenuto in nottata ma è stato denunciato solo nella prima mattinata di mercoledì 14 febbraio alla Polizia: una volante del Commissariato è intervenuta sul posto per i rilievi di legge e per effettuare alcuni accertamenti, anche alla ricerca di immagini da eventuali videocamere di sorveglianza in zona, da cui però non sembra sia possibile risalire all’autore o agli autori del gesto condannato dal noto esponente politico locale.
«Questa notte i soliti ignoti estremisti di sinistra hanno imbrattato il muro e la targa del mio studio apponendo la firma di un noto gruppo di sinistra eversiva – ha dichiarato l’avvocato e consigliere comunale Roberto paradisi – un atto che colpisce anche a livello professionale, non solo politico. Ma soprattutto è un attacco indegno, fatto da chi usa la parola democrazia per porre in essere un comportamento liberticida e di violenza cieca».
Anche il capogruppo di Unione Civica Luigi Rebecchini è intervenuto sull’episodio giudicato come un «atto vile, vigliacco che non deve essere sottovalutato perché calpesta i diritti e il concetto di legalità. Ha un carattere anche intimidatorio da cui però non ci faremo scoraggiare, anzi: andremo avanti sempre più convinti. Roberto ha la mia solidarietà e mi auguro che altri partiti si uniscano nell’esprimerla».
Sulle motivazioni di tale gesto, Paradisi non si sbilancia: «Non credo che possa essere collegato con i fatti di Macerata, né con la mia candidatura alle scorse elezioni sostenuto anche dalla Lega Nord. Mi sembra proprio il clima della caccia all’uomo di destra da abbattere, così si sono comportati questi violentatori urbani. Certo è che da oggi ricomincia con forza la mia azione e indagine politica sui punti di contatto tra chi agisce in modo violento e chi li foraggia».