SENIGALLIA – Si è tenuta a palazzo Nuova Gioventù la riunione della IV Commissione consiliare che discuteva del laboratorio analisi dell’ospedale cittadino. Una discussione lunga su una situazione difficile e complessa per la quale, al momento, non è stata trovata alcuna soluzione. Nonostante le proposte arrivate dal Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia e dal facente funzioni dell’Unità operativa di patologia clinica.
Il direttore dell’Area Vasta 2, Maurizio Bevilacqua, dopo le note polemiche sulle aperture spesso parziali degli sportelli per l’accettazione degli utenti al laboratorio analisi di Senigallia che causano lunghe file e tempi di attesa, ha proposto come soluzione organizzativa l’apertura di un terzo sportello presso l’ufficio cassa, ex radiologia, staccato ai due sportelli che attualmente tentato di ricevere e gestire il gran numero di utenti.
Una proposta – avanzata in presenza del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e dell’assessore alla sanità Carlo Girolametti – che il comitato ha giudicato non funzionale proprio perché gli operatori hanno il costante bisogno di confrontarsi tra loro e con gli operatori sanitari presenti. Lo stesso comitato era arrivato in Commissione con una proposta alternativa, di aprire uno sportello di fronte a quelli già aperti, dimostrando così una migliore organizzazione degli spazi del laboratorio analisi.
«La risposta sia del direttore Bevilacqua che dell’assessore Girolametti è stata purtroppo contraria – scrivono dal Comitato – nonostante la nostra proposta sia stata portata avanti anche dal dr. Carta, responsabile facente funzioni sanitario: è stata rigettata dall’ufficio tecnico, senza specificare il motivo, così come dall’assessore che forse il motivo nemmeno lo conosceva».
L’impressione dei referenti del Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia è che gli stessi interlocutori non conoscessero a fondo tutte le motivazioni di fronte a una nuova organizzazione che agevoli l’accesso dei cittadini.
«Pertanto siamo rimasti delusi di fronte a queste risposte – concludono i referenti del Cdos – che secondo noi evidenziano la non conoscenza organizzativa del laboratorio e che purtroppo non permetteranno quel salto qualitativo e funzionale del servizio riportandolo a una eccellenza. Fino a poco tempo fa Senigallia era il laboratorio analisi che faceva più esami dopo Torrette: ora probabilmente diverremo un punto prelievo, al pari dei comuni dell’hinterland come Ostra, Corinaldo etc… La sanità pubblica va difesa e noi continueremo a farlo».