SENIGALLIA – Il lungomare da ripiantumare, la spiaggia di velluto da sistemare per l’estate, lo sfalcio dell’erba in tutto il territorio comunale, viale Anita Garibaldi da riqualificare a breve e poi il regolamento del verde e quello rurale da aggiornare. Sono settimane di intenso lavoro per l’assessorato all’ambiente che è impegnato su più fronti per rendere decorosa la situazione in città per la bella stagione. Non tutto verrà fatto subito e qualche intervento purtroppo slitterà a settembre prossimo.
Sono partiti ormai da qualche giorno i lavori per la sistemazione del lungomare e della spiaggia di velluto. Un primo appuntamento sarà quello per le festività pasquali, per le quali si prevede l’arrivo di vari turisti, soprattutto dall’entroterra. Fondamentale farsi trovare con il giusto aspetto. Le operazioni di spianamento della sabbia sono a buon punto mentre continua la vagliatura della fine sabbia dai detriti.
Avviato anche il seguito all’asfaltatura del lungomare Mameli che era iniziata prima dell’inverno. Con le temperature più alte, è possibile di nuovo lavorare per rifare la via principale del litorale nord e di alcune vie limitrofe e intersezioni. Contemporaneamente è stato avviato l’abbattimento di alcune piante del lungomare, i famosi lecci, ormai da tempo malate secondo le valutazioni degli agronomi a cui il Comune di Senigallia si è rivolto. La sostituzione avverrà in un secondo momento con altre essenze che sono in fase di decisione. «Stiamo valutando varie specie con cui sostituire i lecci malati – ha detto l’assessora all’ambiente Elena Campagnolo – tra le proposte c’è la Melia». Si tratta di un albero originario del sud est asiatico ma ormai presente da tempo nell’Italia centrale e meridionale, in particolare Sicilia, Sardegna, Marche e Liguria. «E’ più resistente dei lecci, si adatta bene anche al freddo e quindi al clima senigalliese, molto aggressivo sulle piante. Non è ancora la scelta definitiva, che verrà presa anche in accordo con le associazioni cittadine che si occupano di verde e ambiente, ma ha anche altri aspetti positivi tra cui il fatto che i frutti cadono solo quando secchi per cui non sporcano granché». Anche la manutenzione richiesta sarebbe minore, aspetto questo non secondario dato che Senigallia ha un patrimonio arboreo di oltre 16 mila piante censite a cui si aggiungono le siepi e essenze cespugliose. Tra gli aspetti negativi, però, c’è la tossicità delle bacche e delle foglie: sempre l’assessora ha voluto rassicurare, nel caso la scelta ricadesse sulla melia, che «ci sono rischi solo per chi si fa un’abbuffata di tali bacche, non per chi se ne mangia una sola. Abbiamo già ricevuto segnalazioni in merito e abbiamo approfondito la questione, la cittadinanza può stare tranquilla».
Entro un mese dovrebbe partire anche l’intervento su viale Anita Garibaldi, dove si prevedono profondi scavi per rifare i sottoservizi a cominciare dalle doppie condotte per acque nere e bianche. Via i vetusti e enormi pini che caratterizzano la via: al loro posto dovrebbero arrivare i peri in continuità con corso Matteotti, ma la decisione non è stata ancora presa. Parte invece lo sfalcio dell’erba, con la città suddivisa in quattro zone e quattro diverse aziende all’opera. Le ultime saranno le frazioni entro fine maggio o inizio giugno, periodo entro cui verrà anche portato in consiglio l’aggiornamento dei regolamenti del verde e rurale. Aggiornamenti dovuti perché son datati, conferma l’assessora, ma ciò che c’è di buono verrà mantenuto.