Senigallia

Lega, blitz nell’ospedale di Senigallia

Gli esponenti del Carroccio hanno incontrato il Direttore dell'Area Vasta 2, il dottor Giovanni Guidi e alcuni Dirigenti del nosocomio. Riflettori accesi sulla mancanza di personale in peggioramento per via delle ferie estive

SENIGALLIA- Ieri mattina, 19 giugno, una delegazione della Lega Marche composta dal Capogruppo in Consiglio Regionale Sandro Zaffiri, dal Coordinatore di Senigallia Sergio Taccheri e da alcuni militanti, ha visitato l’Ospedale di Senigallia ed incontrato il Direttore dell’Area Vasta 2, il dottor Giovanni Guidi e alcuni Dirigenti del nosocomio.

Una visita che nasce dalle preoccupazioni, da parte degli esponenti della Lega, sulle tante criticità e problematiche che affliggono una struttura sanitaria strategica che dovrebbe essere funzionale per l’intera comunità comprensoriale e che invece sta correndo il rischio di essere sempre più depotenziata e declassata.

Permangono le incertezze sul mantenimento dei servizi pubblici e sulle politiche socio-sanitarie del Governo regionale che, secondo il Carroccio, non tengono nella doverosa considerazione le peculiarità e le esigenze di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola.

Il Consiglio regionale già lo scorso anno aveva approvato una mozione presentata dal Capogruppo Zaffiri, con la quale si era impegnata la Giunta ad attivarsi per la riqualificazione dell’Ospedale, dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio ma, nonostante questo, i problemi restano ancora irrisolti compresi quelli relativi al personale.

Zaffiri evidenzia anche la drammaticità della situazione del personale che anche quest’anno avrà difficoltà a poter usufruire delle ferie.

La sanità marchigiana fa acqua da tutte le parti e lo stesso Ceriscioli nella recente audizione in IV Commissione non ha fornito risposte adeguate sul mantenimento dei servizi nel territorio regionale. Zaffiri è convinto che nella nostra regione la sanità pubblica verrà sempre più a mancare se continuerà ad essere in mano al PD.

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