SENIGALLIA – La spiaggia di velluto ha risentito in modo importante delle mareggiate che nella scorsa notte, tra il 12 e il 13 novembre, hanno flagellato tutto il litorale adriatico. Tonnellate di tronchi, rami, ghiaia, detriti e rifiuti di ogni genere hanno invaso l’arenile da nord a sud, in special modo nell’area all’altezza del Ciarnin e di Marzocca.
In tutto il lungomare Da Vinci che va dal sottopasso di via Grosseto fino al lungomare Italia, e da quest’ultimo fino al confine con Montemarciano, si sono avvertiti maggiormente gli effetti dell’erosione costiera.
Una situazione che si ripete praticamente a ogni mareggiata un po’ più forte e che stanotte, 13 novembre, ha mostrato tutta la sua forza. «Estremamente preoccupante» l’ha definita il responsabile di Confartigianato Giacomo Cicconi Massi che parla di «rivedere le priorità per il lungomare» e di mettere gli interventi a difesa della costa al primo posto.
«Gli operatori balneari sono preoccupati – spiega – perché l’acqua del mare lambisce le strutture e bisogna intervenire presto prima che ci sia una vera emergenza. Molti si sentono abbandonati eppure pagano le tasse come gli operatori di tutti gli altri stabilimenti balneari».