SENIGALLIA – Con il passaggio della fascia tricolore da Maurizio Mangialardi a Massimo Olivetti, si è conclusa la cerimonia di insediamento del neo eletto sindaco di Senigallia. Un momento di scambio non solo del simbolo del primo cittadino, rappresentante del popolo, ma anche di ricambio nell’amministrazione comunale dopo l’esito del ballottaggio del 4 e 5 ottobre scorsi.
Maurizio Mangialardi ha dunque passato questa mattina la fascia al neo eletto Massimo Olivetti, che da ieri, 6 ottobre, è ufficialmente il sindaco di Senigallia dopo la proclamazione degli eletti da parte della Commissione Elettorale Centrale.
Per Maurizio Mangialardi, oltre agli auguri di buon lavoro al nuovo sindaco Massimo Olivetti, è anche il momento di una sua personale riflessione: «A lui e alla sua giunta lascio un’Amministrazione con un bilancio sano e una città pronta ad affrontare le sfide del futuro, divenuta in questi ultimi dieci anni un modello dentro e fuori i confini regionali per la qualità dei servizi, per una politica urbanistica in grado di rigenerare e riqualificare intere aree urbane senza consumo di nuovo suolo, per l’essere diventata la regina del turismo marchigiano e un punto di riferimento per quello Adriatico, per scelte culturali che ci permettono oggi di dialogare alla pari con il network internazionale delle città d’arte».
«Tanti – continua l’ex primo cittadino – sono i progetti in corso e le opere pronte a partire o già partite previste dalla nostra programmazione: da ponte II giugno all’escavo del porto deliberato dalla Regione Marche, dalla curva della Penna alla riqualificazione in chiave turistica delle ex colonie Enel, per non parlare del nuovo ingresso alla Rocca Roveresca da viale Bonopera, del parcheggio in via Cellini, degli Orti del Vescovo, della riqualificazione dello stadio con il project financing del Conad e di piazza Simoncelli».
«Questo per dire – conclude Maurizio Mangialardi – che la nuova Amministrazione eredita una città in grande espansione, frutto di un buon governo che è stato capace di coniugare sviluppo economico, diritti sociali e sostenibilità ambientale. Il mio auspicio è che presto si raccolgano i risultati di quanto è stato seminato e che questo processo di crescita possa continuare nei prossimi anni, anche perché a differenza di tante figure che presto siederanno sui banchi della maggioranza, io non scommetterò mai sul fallimento di Senigallia per mero calcolo politico».