Senigallia

«Senigallia può divenire 100% ciclabile»

Mozione del consigliere Sardella (Pd) per implementare la rete di piste dedicate alle biciclette e promuovere la mobilità dolce. Ma c’è ancora tanto da fare

Una delle numerose piste ciclabili delle Marche: la pista ciclabile in zona Vivere Verde, a Senigallia
La pista ciclabile in zona Vivere Verde, a Senigallia

SENIGALLIA – Troppi veicoli nelle strade, a volte con solo il conducente a bordo; troppo alto il rischio per pedoni e ciclisti e troppe carenze nella rete ciclabile senigalliese o nei sistemi di interscambio. Da qui la necessità di adottare misure che da una parte riducano l’inquinamento ambientale causato dalle automobili e dai mezzi pesanti, ma dall’altro lato rendano meno pericolose le strade di Senigallia favorendo al contempo l’utilizzo dei mezzi pubblici e della mobilità dolce.

A fare queste considerazioni è il consigliere comunale del Partito Democratico Simeone Sardella, il quale ha presentato una mozione per impegnare la giunta ad attivarsi in tal senso, predisponendo e dando realizzazione a un dettagliato “biciplan”. La mozione verrà discussa durante la seduta del 27 febbraio prossimo, quando il consiglio comunale si riunirà alle ore 15 nel municipio in piazza Roma (in diretta streaming sulla piattaforma digitale senigallia.halleymedia.com).

I biciplan sono piani urbani per la mobilità dolce e ciclistica previsti dalla legge 2/2018 che punta a promuovere l’uso della bicicletta sia per le esigenze quotidiane e lavorative che per finalità turistiche e ricreative. Ma per rendere la città a misura di pedoni e ciclisti (o di altri mezzi, la cd. mobilità “dolce”) servono interventi per migliorare la rete di percorsi dedicati e la sicurezza per tali categorie, istituendo zone “30” (dove il limite di velocità è abbassato a 30 km/h), zone a traffico limitato, aree verdi e isole ambientali.

Sono questi infatti i punti di partenza per sviluppare una strategia che possa sposare in pieno le iniziative europee, come la ciclovia adriatica, o regionali (si veda l’implementazione delle ciclovie sia nell’entroterra sia sulla costa). «Il Comune di Senigallia ha da tempo – si legge nel testo della mozione – adottato politiche di incentivazione della mobilità ciclabile attraverso la realizzazione nel corso degli anni di piste ciclabili, ha aderito alla ciclovia adriatica con l’estensione della pista ciclabile già presente sul lungomare Alighieri anche sul Da Vinci e la progettazione del percorso Fano-Senigallia».

Se questo è un riconoscimento all’operato dell’amministrazione comunale, d’altro canto il consigliere Sardella evidenzia come «la rete di piste ciclabili presente a Senigallia copra solo una porzione del territorio cittadino e difetta di adeguata e completa interconnessione tra i vari tratti esistenti, mentre va eseguita la totale connessione anche con le frazioni e con i principali nodi di scambio, come la stazione ferroviaria o il capolinea degli autobus».

Garantire la massima sicurezza della mobilità pedo-ciclabile con la riduzione del limite di velocità, adeguare la segnaletica e la distanza di sicurezza – conclude Sardella – nonché sensibilizzare la cittadinanza ai benefici di questa modalità, rappresentano una serie di azioni con cui si potrà rendere Senigallia 100% ciclabile. Un appello all’amministrazione comunale, ma soprattutto alla giunta futura che da maggio guiderà la spiaggia di velluto. E le sue biciclette.