Senigallia

Senigallia, multata l’auto di un disabile: «Si consente la sosta per scarico merci, ma non ai più deboli»

I parcheggi a Senigallia sono da tempo un problema, ma per l'intera categoria dei portatori di handicap ancora di più dopo l'ennesimo episodio che tanto fa discutere

Il cartello con il divieto di sosta in via Mastai a Senigallia
Il cartello con il divieto di sosta in via Mastai a Senigallia

SENIGALLIA – I veicoli autorizzati al trasporto disabili possono entrare nelle zone a traffico limitato di Senigallia ma non possono parcheggiarvi. È la conclusione a cui è giunto il padre di una ragazza disabile di Senigallia che si è visto appioppare una multa dalla Polizia Municipale per aver parcheggiato l’auto con regolare permesso per disabili nell’area dietro la sede comunale, in via Mastai.

L’episodio è di sabato mattina, 14 ottobre: padre e figlia transitano nell’area in questione – è una ztl regolarizzata dall’ordinanza n.225 del 16 giugno 2017 – parcheggiano e accedono così in maniera agevolata in centro storico, certi di essere in regola anche grazie a un cartello (vd. FOTO) che consente la sosta ai soli mezzi autorizzati. «E il mio lo era – racconta il padre – ma al ritorno abbiamo scoperto di essere stati multati. Abbiamo chiesto informazioni alla Polizia Municipale ma hanno detto di aver applicato quanto stabilito con l’ordinanza comunale. Ma perché non è stata presa in considerazione la segnaletica verticale presente?»

L’ordinanza in questione infatti regola l’accesso ai veicoli delle autorità comunali, alle automobili degli sposi in caso in celebrazione di rito civile, ai mezzi del comune per carico e scarico merci. «Però lo nega ai veicoli autorizzati al trasporto disabili – si lamenta il genitore – pur in presenza di una segnaletica verticale che indichi il contrario. C’è una palese contraddizione».

Una battaglia di principio che verrà posta all’attenzione del prefetto non tanto per la multa, sostiene il genitore, quanto per restituire il diritto ai più deboli di accedere alla città, che poi si traduce in maggiori possibilità di inserimento sociale per un’intera categoria alla quale molti si dicono di essere vicini ma poi in pochi lo sono veramente.

«Questa città una volta si vantava per la solidarietà ai più deboli: possibile che si consenta il carico e lo scarico delle merci ma non la sosta ai mezzi dei disabili?»