SENIGALLIA – Si sono svolti in forma civile i funerali di Stefano Pompei, il 57enne maestro di judo deceduto il 2 aprile a seguito di un grave male contro cui lottava da ben 13 anni. Una cerimonia a cui hanno partecipato tantissime persone commosse che l’ex palestra della scuola Puccini, ora sede della Polisportiva Senigallia, non è riuscita a contenere.
Per l’ultimo saluto al presidente della associazione dilettantistica erano infatti presenti decine e decine di persone: molteplici sono state le attestazioni di vicinanza alla famiglia, i ricordi che hanno inondato i social network e le testimonianze riecheggiate nei locali della Polisportiva.
Tra queste, quella del sindaco Maurizio Mangialardi, del delegato provinciale Coni Domenico Ubaldi e del presidente del comitato regionale Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) Ulrico Agnati e di alcuni dei campioni, piccoli e grandi, che hanno conosciuto le migliori doti di Stefano Pompei: la campionessa italiana 17enne Carolina Mencuggi e la campionessa europea e olimpionica Lucia Morico.
Un lutto che ha commosso Senigallia: Stefano Pompei, classe 1960, aveva dedicato la sua vita all’insegnamento di questa disciplina ai giovani. E proprio questa sua caratteristica lo ha reso così conosciuto in città, oltre che per i suoi titoli sportivi: cintura nera di judo già dagli anni ‘80, divenne allenatore nel 1983, istruttore nel 1998 e maestro nel 2012. Prima di diventare commissario tecnico per la regione Marche, era stato anche poliziotto in servizio anche nella scorta del giudice Borsellino e istruttore di difesa personale per gli agenti della Polizia di Stato. Nel 2007 era stato scelto alla presidenza della Polisportiva Senigallia, di cui era tecnico già dal 1989. Una carriera insignita poi dal prestigioso riconoscimento del 5° Dan, come pochi in Italia.
Dal 2016, inoltre, faceva parte del comitato esecutivo della Consulta dello Sport del Comune di Senigallia. Il presidente Domenico Ubaldi ha ricordato «la grande passione del dirigente senigalliese, unita all’integrità personale e alla serenità che ne hanno fatto un vero e proprio maestro. Sotto la guida del presidente Pompei la Polisportiva si è aperta maggiormente ai valori sociali dello sport, aderendo quest’anno al progetto dei servizi sociali del Comune per far praticare sport gratuitamente a ragazzi di famiglie con disagio economico». E proprio per questo la Polisportiva Senigallia riceverà un riconoscimento pubblico, insieme agli altri sei club cittadini, in occasione della manifestazione congiunta delle Consulte che si terrà venerdì 27 aprile, alle ore 21, al teatro La Fenice.
Dal Panathlon Club di Senigallia di cui era componente sono arrivati i messaggi di cordoglio del past president Paolo Pizzi, del presidente attuale Stefano Ripanti: «Hai lottato come un campione contro il male oscuro – ricorda Francesco Taus – ma alla fine hai dovuto cedere… sconfitto? Neanche per sogno Stefano e Tu lo sai, perché in questi 13 anni di battaglie abbiamo sempre ribadito che ogni tua azione positiva sarebbe stata vista dai tuoi familiari, dai tuoi allievi, da tutti quelli che ti conoscevano come un segnale di forza per poter andare avanti ed affrontare i comuni problemi. Eri, sei e sarai sempre sorridente nonostante tutto. Mai una volta che ti fossi lamentato quando le cose non andavano bene, anzi dicevi che era un modo per tenersi allenato, per non abbassare mai la guardia. Hai fatto capire a tutti come si lotta e come non ci arrende mai e come da una sconfitta si deve per forza far generare una lezione di vita per poi trasformarla in vittoria. Sei stato, sei e sarai un esempio per tutti noi».
Anche il Tennistavolo Senigallia è in lutto per la scomparsa del presidente della Polisportiva. Stefano Pompei era legato da lunghi rapporti di collaborazione con la figura chiave del centro olimpico tennistavolo, Enzo Pettinelli. Collaborazione non solo nell’organizzazione di centri multidisciplinari di avviamento allo sport, ma anche nell’attenzione al mondo giovanile e nella sensibilità nel rapportarsi con i più giovani, caratteristica che tutti hanno apprezzato di Pompei.