Senigallia

Passaggio del Martelletto al Rotary Club di Jesi: Ragaini succede alla Duca

La cerimonia per l'insediamento del nuovo presidente ieri (28 giugno) nella splendida cornice della Terrazza Marconi di Senigallia. Mauro Ragaini: «Il mio obiettivo principale è mantenere unito, efficiente il club, coeso nell’amicizia rotariana e fra tutti i soci»

SENIGALLIA – Si è svolto ieri (28 giugno) nella splendida cornice della Terrazza Marconi di Senigallia il passaggio del martelletto del Rotary Club di Jesi. La tradizionale cerimonia, che sancisce l’insediamento del nuovo presidente, ha visto Mauro Ragaini succedere al presidente uscente Paola Duca per l’anno rotariano 2019/2020. Direttore generale della Sogenus, la storica azienda di Maiolati Spontini, che si occupa della gestione degli impianti di smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi, Ragaini è nel Rotary dal 2003. Una serata all’insegna dell’eleganza che ha registrato una grande partecipazione di soci, anche del club di Senigallia.

Un Club molto attivo, tra i più numerosi delle Marche, quello di Jesi, che conta 85 soci.  «Il mio obiettivo principale è mantenere unito, efficiente il club, coeso nell’amicizia rotariana e fra tutti i soci. – ha dichiarato il neo presidente Mauro Ragaini – . L’attività futura vedrà impegnato il Consiglio Direttivo su questa impostazione ed auspico porterà avanti il proprio servizio al club cercando di realizzare un programma annuale di attività commisurato alle nostre possibilità ma tale da consentirci di essere presenti come testimoni degli ideali del Rotary, messi in pratica a partire da noi stessi».

Il neo presidente del Rotary Mauro Ragaini insieme alla presidente uscente Paola Duca

Tra i nuovi progetti, un forum distrettuale su ambiente e problematiche connesse al benessere sociale, al modello di sviluppo e alla salute. «La nostra intenzione è anche quella di promuovere un convegno sui diritti umani, spesso messi in discussione dalle tensioni nelle quali viviamo, un progetto nel quale vogliamo coinvolgere le scuole primarie», sottolinea Ragaini.

Tra le novità annunciate da Ragaini, anche il sostengo al progetto Alzheimer, voluto dall’amministrazione comunale di Jesi, con la quale, spiega, «intendiamo proseguire la collaborazione».  «Intendiamo promuovere l’Homograft bank – ha detto il neo presidente – , un Global Grant con il quale vogliamo aiutare e sostenere l’attività di un’ospedale indiano che si occupa della cura dei bambini cardiopatici». Attraverso questo progetto, ispirato dal socio dottor Marco Pozzi, primario della cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona, il Rotary Club di Jesi intende rendere possibile il recupero e l’impiego di valvole cardiache da impiantare su bambini cardiopatici che altrimenti non avrebbero la possibilità di un intervento cardiochirurgico. «Un progetto importante che richiederà il coinvolgimento ed il sostegno di molti club ed il sostegno dell’intera organizzazione del Rotary International. Dobbiamo impegnarci molto in questa annata rotariana per renderlo possibile», ha concluso Ragaini.

Il neo presidente del Rotary Club di Jesi Mauro Ragaini

Nel segno della continuità il nuovo presidente intende proseguire il Campus Disabili, promosso dai club delle Marche e il Global Grant promosso dal Rotary di Fabriano in collaborazione con il Cuamm per garantire l’approvvigionamento idrico per l’ospedale di Chiulo in Angola. Inoltre continuerà anche il Tavolo di Solidarietà messo in campo con il Comune di Jesi per offrire pasti freschi alle persone indigenti.

«Ringrazio Paola Duca per l’anno rotariano che ha guidato con grande passione, intelligenza, acutezza e con il polso necessario – ha concluso Ragaini -. Spero di riuscire a tenere il passo con la sua esperienza e la sua impronta particolarmente efficace. È stata un’esperienza particolarmente positiva, la ricorderemo come una delle presidenti migliori».

Il Rotary Club di Jesi

«Un anno indimenticabile reso speciale dal fatto che ho avuto come governatore Gabrio Filonzi, socio del mio club – ha dichiarato la presidente uscente Paola Duca -. Questo ha comportato un grande onore, ma anche dei grandi oneri perché abbiamo avuto delle serate uniche e indimenticabili come la visita del presidente internazionale del Rotary Barry Rassin, avvenuta grazie al governatore. Per me è stata una visita di grande impatto emotivo, di grande soddisfazione. Devo dire che è stata un’esperienza molto bella da un duplice punto di vista, umano e rotariano: umano perché ha intensificato e consolidato i rapporti con tantissime persone del club, rotariano perché necessariamente per ricoprire questo ruolo devi prepararti e entrare nella vita distrettuali e quindi capire bene cosa vuol dire essere rotariani. Oggi tornare a servire da socia il club sarà sicuramente qualitativamente diverso da prima».

Tra i progetti che sono stati punte di diamante della presidenza Duca, il forum sulla prevenzione delle morti improvvise dei giovani atleti, basato sugli studi del dottor Marco Pozzi, e la raccolta discografica Angeletti, nell’ambito della quale la presidente ha inventariato insieme ad un altra socia del club 3800 vinili, una raccolta donata da uno jesino e divenuta un grande patrimonio culturale che il Roary trasmette alle nuove generazioni e a tutte le Marche dal momento che diventerà anche mostra itinerante nei vari club.

Da sinistra il governatore del distretto 2090 Gabrio Filonzi, il neo presidente del Rotary Club di Jesi Mauro Ragaini e la presidente uscente Paola Duca

Alla serata era presente il governatore del distretto 2090 del Rotary, Gabrio Filonzi, che rappresenta i 68 club presenti tra Abruzzo, Marche, Molise e Umbria. Al governatore il presidente internazionale del Rotary, Barry Rassin, giunto in visita al club di Jesi dal 3 al 7 maggio scorso insieme ad altri 450 rotariani, ha proposto di far parte dei governatori che lo rappresenteranno durante i congressi distrettuali. Un incarico di grande prestigio del quale Filonzi si è detto onorato: «Un riconoscimento meritato grazie all’opera della mia squadra e un riconoscimento all’impegno di tutti». Tra gli obiettivi principali del governatore la sostenibilità che è anche il focus dell’anno rotariano in corso: «Abbiamo iniziato l’anno regalando le borse congressuali realizzate in carta riciclata, nelle quali non abbiamo utilizzato stampe multicolori al cromo ma monocolore vegetale, mentre i manici non erano in plastica, ma in cartone arrotolato». Inoltre in chiusura di congresso i presidenti sono stati omaggiati con confezioni di cannucce di paglia per sostituire quelle in plastica. L’evento è stato anche l’occasione per ribadire il concetto di sostenibilità sociale, ha sottolineato il governatore Gabrio Filonzi:«Intendiamo utilizzare per i nostri progetti aziende in regola con il lavoro minorile con i contributi, con i rifiuti e con tutte le normative che riguardano l’ambiente». Fiore all’occhiello del distretto, nonché obiettivo da perseguire anche in altre zone, il progetto attuato dal Rotary in una raffineria finlandese dove è stato realizzato un sistema di ricircolo dei rifiuti. Questi una volta bruciati  producono calore che alimenta un’azienda che inscatola tonno e pesce pregiato, i resti di questa azienda vengono impiegati come mangime biologico per un’allevamento di maiali il cui biogas fornisce calore scaldando la città. «Un progetto rotariano – ha concluso Filonzi – dove non ci sono rifiuti, ma il riutilizzo delle varie fasi di lavorazione»

IL ROTARY IN NUMERI
Sono oltre 1milione e 300mila i soci Rotary nel mondo, 3500 quelli del distretto 2090. Nell’anno rotariano 1 luglio 2018 -30 giugno 2019 sono state spese 45milioni di ore di volontariato pari a 850 milioni di dollari. Un impegno, quello dei club, che si è concretizzato anche in favore delle zone colpite dal sisma: grazie al progetto Fenice è stato infatti ricostruito ad Arquata del Tronto un’edificio adibito a luogo di aggregazione.