SENIGALLIA – Monta la polemica per la cancellata sulle scale che conducono al municipio senigalliese. Un atto di ostilità, per alcuni, nei confronti dei giovani che sostavano sugli scalini e che spesso li imbrattavano, mentre la maggioranza difende la necessità di tutelare il palazzo da scritte e sporcizia.
A dare il via al “caso Senigallia” ci pensa la minoranza, il Partito Democratico soprattutto, che interviene con alcuni consiglieri e rappresentanti in maniera sciolta eppure quasi coordinata. «Un cancello, un lucchetto, uno stop. Non vedremo più i ragazzini seduti sulle scale del Comune, non si può più – scrive la consigliera Dem nonché vicepresidente del consiglio comunale Margherita Angeletti – Così hanno deciso. Perché? Che Bivaccatori, che imbrattatori, che malvagi quei ragazzini che passavano qualche ora del pomeriggio sugli ultimi gradini del Comune! Le chiusure, le imposizioni ed i lucchetti, pur facendo ahimè parte della morale corrente, non sono mai stati educativi. I ragazzini hanno bisogno di porte aperte, di avere fiducia di chi è più grande, debbono imparare ad ascoltare chi è più grande e noi grandi dobbiamo imparare a parlare e ad ascoltare i ragazzini. I cancelli e i lucchetti chiudono ma non proteggono proprio niente e nessuno».
Le fa eco l’ex consigliere Pd Simeone Sardella: «Questo provvedimento va totalmente nella direzione opposta a quanto dovrebbe fare un’amministrazione comunale in materia di politiche giovanili. Non si chiudono le porte in faccia ai minori con problemi, ma si devono aprire, anzi spalancare. Se fossi io il Sindaco, e non lo sarò mai, mi fermerei ogni giorno a parlare con quei “ragazzini molesti” per capire le loro ansie, il loro disagio, le loro aspettative verso gli adulti. Li inviterei nel mio ufficio. Li farei sedere sugli scranni del consiglio comunale. Mi “sporcherei” le mani toccando le loro mani, e avrei solo il desiderio di non deluderli, di aiutarli nel ritrovare la strada dei sogni. No, non si chiudono le porte ai “ragazzini molesti” ma si aprono ai loro problemi. Sindaco Massimo Olivetti apri, anzi spalanca, le porte del Comune di Senigallia ai “ragazzini molesti”».
Dal canto suo la maggioranza non resta a guardare. È Fratelli d’Italia a ribattere sul tema del cancello posizionato all’inizio della scalinata del palazzo comunale. «Una polemica strumentale, insipida, targata PD ovviamente, e supportata solo da chi trova il pretesto, con giustificazioni ai confini della realtà, per attaccare la nostra amministrazione e la nostra maggioranza». Il pretesto per la scelta della giunta Olivetti è che «la scalinata era diventata un bivacco a cielo aperto per giovani e meno giovani, ciascuno dei quali dimostrava poco rispetto per la proprietà pubblica. Inutile menzionare che ogni mattina o a qualsiasi ora di una qualsivoglia giornata feriale o festiva (soprattutto, la notte), quelle scale sembrassero una pattumiera. Ora però, la pacchia è finita, anche per coloro che sono abituati a sporcare ovunque, tranne che a casa loro».
Due modi opposti per parlare di educazione: da un lato c’è chi chiede di sedersi al fianco dei giovani e parlare con loro per comprendere pensieri e bisogni, dall’altro chi vorrebbe convocare i genitori, dicendo loro di educare i figli al rispetto della proprietà pubblica e al decoro urbano. Chiosa il consigliere comunale FdI Davide Da Ros: «Nella passata amministrazione ci fu una mozione nel quale si impegnava il sindaco e la giunta ad installare una cancellata, e fu approvata all’unanimità, e oggi leggere che “qualche” consigliere di allora, del PD, è contro il “cancello” che invece votò, mi fa pensare che forse necessitano di una bella cura di fosforo».