SENIGALLIA – «Sicuramente il progetto politico di Matteo Salvini è riuscito a trascinare tanti elettori che negli anni passati erano un po’ diffidenti verso la Lega. Ma un po’ di merito va anche a chi ha lavorato nel territorio, avanzando proposte credibili e concrete su case popolari, sicurezza, sulla questione del fiume Misa che è ancora decisamente aperta».
A pronunciare queste parole è Michela Silvestrini, candidata della Lega Nord a queste elezioni politiche di domenica 4 marzo, ovviamente soddisfatta del risultato elettorale conquistato dal carroccio. Se era nell’aria la tendenza a votare alcune sigle politiche, di certo non se ne comprendeva forse la portata.
Ora che la Lega ha raggiunto anche a Senigallia numeri importanti (3.624 voti – 15,4% – al Senato; 3.815 voti – 15,1% – alla Camera) doppiando Forza Italia e divenendo il terzo partito cittadino, la portata è pienamente compresa. Portata sia del giudizio dei cittadini sulle politiche del centrosinistra attuate finora, ma anche di quali temi siano veramente sentiti come importanti, rispetto ai tanti dibattuti.
«Possiamo essere soddisfatti di questo risultato che non ci aspettavamo. Se si pensa che nemmeno tre anni fa – spiega Silvestrini – alle elezioni comunali avevamo raggiunto il 6,5%, il dato appare ancora di più un motivo di orgoglio. Questo ci rende ancora più carichi e motivati ad andare avanti con le battaglie che ci hanno sempre contraddistinto e che porteremo avanti con ancora più entusiasmo e determinazione».
«Non è un voto di protesta, come vogliono far passare, ma di proposta: chi ha votato Lega lo ha fatto perché è stanco di inciuci, è stanco di sentirsi insicuro a casa propria, è stanco di tante situazioni che si protraggono senza soluzioni. In tanti ci hanno avvicinato in strada dicendo che questa volta avrebbero votato Lega e così è stato. E lo hanno fatto perché apprezzano le proposte della Lega».
Dalla prossima settimana, dunque, subito al lavoro a livello regionale con una riunione dei vari esponenti a cui parteciperanno anche Luca Paolini (nato proprio a Senigallia e già deputato dal 2008 al 2013), Tullio Patassini e Giorgia Latini, i tre parlamentari eletti.
Poi focus sul piano locale, dove da tre anni il rinnovato gruppo della Lega sta lavorando su alcuni temi considerati principali: rivedere il sistema di attribuzione delle case popolari, aumentare la sicurezza nei cittadini, sistemare definitivamente la questione fiume Misa, recentemente tornata alla ribalta dopo le varie allerte emesse dalla protezione civile regionale e che ha tenuto molti senigalliesi con il fiato sospeso. Temi che saranno centrali anche alle elezioni comunali di Senigallia nel 2020, a cui un occhio è già stato buttato.