SENIGALLIA – La netta affermazione di Zingaretti alle primarie del Partito Democratico che si sono svolte ieri ha incontrato il favore del sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, coordinatore proprio della mozione Zingaretti per la provincia di Ancona.
«È un successo limpido e cristallino quello colto da Nicola Zingaretti nelle Marche, nella provincia di Ancona e nel capoluogo. Un successo figlio della volontà di tante donne e tanti uomini, giovani e meno giovani, che nonostante le difficoltà che hanno segnato il percorso del Partito Democratico negli ultimi anni, non intendono rassegnarsi al clima di cupo livore instaurato nel Paese da Lega e Movimento 5 Stelle, la cui azione di governo sta imbarbarendo le relazioni sociali e portando l’Italia allo sfascio economico».
Superiore al 65% dei 38mila voti nelle Marche la quota a favore del presidente della Regione Lazio che, in provincia di Ancona, ha totalizzato 8.735 preferenze dei complessivi 13.037 voti, pari al 67,36%. Nei 7 seggi allestiti dai volontari Pd a Senigallia, Zingaretti ha addirittura raggiunto la soglia del 70% con 1135 voti su 1628 totali (10 schede nulle o bianche).
Ma non c’è tempo di festeggiare il risultato di Zingaretti come segretario nazionale del Partito Democratico. Proprio dal sindaco di Senigallia – eletto tra i 27 delegati Marche nell’assemblea nazionale Pd – arriva l’appello a rispondere da subito e concretamente alle istanze di cambiamento che l’elettorato di centrosinistra ha chiesto da tempo.
Per farlo, bisogna «costruire un nuovo centrosinistra e pensare una nuova politica – ha dichiarato Mangialardi – capace di rimettere al centro diritti, crescita economica, lotta alla povertà e coesione sociale. Insomma, un’alternativa seria e credibile ai populismi dannosi e inconcludenti, che prosperano solo alimentando paure e inquietudini, senza mai rispondere ai bisogni sociali».
«Anche ieri in tutta Italia, e anche nelle nostre Marche, il nostro partito e il popolo dem hanno offerto all’Italia e all’Europa una grande prova di democrazia. Anzi, la bella partecipazione di tanti cittadini alle primarie ha rappresentato una vera e propria festa della democrazia, così diversa da certe pseudo consultazioni promosse da chi predica la democrazia diretta, salvo poi lasciarla gestire in maniera tutt’altro che trasparente da un’azienda privata», conclude il primo cittadino di Senigallia.