SENIGALLIA – Il Progetto Ciare per fare di un ex capannone industriale abbandonato un Campus interdisciplinare, luogo di incontro e formazione per i giovani, sta prendendo forma.
«Siamo partiti!» ha detto Tommaso Rossi, Presidente della Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi per i più bisognosi. Una volta acquisito all’asta il capannone e il terreno circostante, grazie alla preziosa collaborazione della locale Società di Pallacanestro del Presidente Claudio Moroni e insieme a Giovanni Bomprezzi, sua l’idea, tutti si sono messi al lavoro sui contenuti.
L’obiettivo è creare un Campus per ragazzi e ragazze, con un progetto innovativo e interdisciplinare, dove praticare sport con le giovanili della squadra di pallacanestro, dove fare i compiti e studiare, seguiti da personale affidabile, dove stare insieme in sicurezza e sviluppare relazioni sociali durevoli, proficue e costruttive per il futuro. Ma non solo.
«La pallacanestro con il Progetto Ciare diventa Progetto Sociale di avviamento allo sport – ha detto il dott. Claudio Moroni Presidente della Società Sportiva Pallacanestro Senigallia-Goldengas – Un luogo per partecipare, fare allenamento, imparare una disciplina divertendosi e chissà, scoprire anche qualche buon talento di giocatore. Lo sport fa crescere, nel rispetto e nelle regole».
«La Fondazione Balducci Rossi, dedicata a Maria Grazia Balducci Rossi – continua il dott. Giovanni Bomprezzi, responsabile della Caritas – da molti anni sostiene strutture solidali, scolastiche, sanitarie e di avviamento al lavoro in Costa d’Avorio. Ora, per volontà del Presidente Tommaso, da quest’anno allarga il suo contributo benefico a progetti italiani. L’acquisizione dello stabilimento Ciare è un dono alla città: l’idea di base ha subito entusiasmato Rossi. Questa idea nasce con l’obiettivo di proporre ai ragazzi degli spazi di aggregazione dove essi possano coltivare le loro passioni, assecondare le loro ambizioni ed ampliare le competenze. Attraverso lo sport, quale volano della realtà nascente, si cercherà di arrivare a tanti ragazzini che non vivono più la dimensione collettiva e comunitaria, per offrire alle nuove generazioni la possibilità di mobilitare le proprie forze vitali, le proprie energie costruttive. Mi piace sottolineare, infine, come sia importante e significativo, in questo periodo difficilissimo per tutti, che ci siano persone che stanno progettando luoghi di aggregazione, dove poter sperimentare la bellezza dello stare insieme».
«Non si vuole creare una struttura “doppione” di altri luoghi esistenti – afferma il Presidente Tommaso Rossi – ma nuova, moderna, attrezzata e utile al quartiere, alla città, alla comunità. Il messaggio importante è collaborare con altre realtà che possano aggiungere idee, progetti e sostegni a tale iniziativa della Fondazione Balducci Rossi. Dobbiamo fare squadra, mettere in campo un grande impegno comune per lo sviluppo della società di domani».