Senigallia

Senigallia, reperti nel cantiere dell’ex molino Tarsi. Ma i lavori vanno avanti

Gli accertamenti della Soprintendenza regionale e dell'Università di Bologna hanno però fugato ogni dubbio sul valore storico e il cantiere può ripartire

SENIGALLIA – In ripartenza oggi, 8 maggio, il cantiere edile all’ex molino Tarsi, tra viale Leopardi e via Baroccio, dove i lavori si sono fermati qualche giorno fa per il ritrovamento di alcuni reperti storici. Grazie alle indagini con il georadar erano stati infatti scandagliati i vari strati sotto il livello stradale, alla ricerca di eventuali tracce di rilievo archeologico.

Gli scavi hanno poi permesso di riportare alla luce alcune ossa appartenenti a uno scheletro umano, come già altre volte accaduto a Senigallia (per esempio in piazza Garibaldi); il ritrovamento dei reperti ha di fatto causato un temporaneo stop ai lavori per la riqualificazione della zona.

Il cantiere edile all’ex molino Tarsi, tra viale Leopardi e via Baroccio, a Senigallia
Il cantiere edile all’ex molino Tarsi, tra viale Leopardi e via Baroccio, a Senigallia

Come da procedura, sono stati allertati gli uffici tecnici del Comune di Senigallia, la soprintendenza per i beni archeologici e l’università di Bologna che hanno effettuato un sopralluogo e prelevato un campione per tutti gli accertamenti del caso. Le prime indagini e rilievi di carattere accademico hanno rivelato però trattarsi di reperti di epoca medievale, poco o per nulla interessanti dal punto di vista di una eventuale musealizzazione, per cui è stato acconsentito a che i lavori ripartissero.

Il cantiere edile all’ex molino Tarsi, tra viale Leopardi e via Baroccio, a Senigallia
Il cantiere edile all’ex molino Tarsi, tra viale Leopardi e via Baroccio, a Senigallia

La riqualificazione in atto interesserà sia l’ex molino Tarsi che la villa di fronte, dove sono in via di realizzazione vari appartamenti residenziali, sia alcune opere pubbliche: tra queste, riceveranno particolare attenzione le mura storiche che insistono nell’antistante parcheggio dell’ex pesa pubblica, che verranno ripulite e valorizzate con un percorso pedonale e con un’adeguata illuminazione da terra; lo stesso parcheggio che verrà riorganizzato; ma soprattutto la porta Mazzini (o della Maddalena) che verrà ristrutturata almeno nella facciata, attualmente invasa da piante infestanti e dai colombi.