SENIGALLIA – Ci sono voluti più di due anni di lavori e circa 35mila euro di risorse per restaurare e riportare all’antico splendore i soffitti a stucco di Palazzetto Baviera, l’edificio che si affaccia su piazza del Duca e che ospita l’opera dell’artista urbinate Federico Brandani (1520–1575).
Un’opera di grande rilievo artistico e storico, realizzata tra il 1560 e il 1566 e commissionata dall’umanista Giuseppe Baviera di cui va fiera la città di Senigallia: a tal proposito, il sindaco Maurizio Mangialardi ha espresso parole cariche di entusiasmo. «Con il restauro degli stucchi del Brandani – ha affermato – uno dei pezzi più pregiati del nostro patrimonio artistico, completiamo il recupero del complesso monumentale di Palazzetto Baviera, il palazzetto delle meraviglie che due anni fa abbiamo riaperto consegnando alla città uno spazio espositivo dove hanno già avuto luogo mostre internazionali di grande prestigio».
Il restauro ha interessato sei sale: la sala dell’Antico Testamento, la sala delle fatiche di Ercole, la sala di Ilio, la sala della Roma Repubblicana, quella della Roma Imperiale e il Camerino della Vittoria. E’ stato eseguito dalla ditta Alchemy di Fermo, già intervenuta nel duomo di Massa Marittima, al Museo del Bargello a Firenze e al corridoio vasariano degli Uffizi, a Palazzo Falconi a Fermo e a Recanati nel portale duecentesco della chiesa di Santa Maria di Castelnuovo.
Sabato 6 luglio, alle ore 11:30, la presentazione al pubblico dell’intervento reso possibile grazie all’azienda corinaldese Box Marche Spa. La stessa che, attraverso il meccanismo dell’art bonus, ha contribuito anche al restauro della tavola “Madonna con bambino e Santi” di Pietro Perugino, oggi conservata nella Pinacoteca Diocesana di Senigallia, e alla raccolta fondi per la nuova scuola del comune terremotato di Pieve Torina (Mc).