SENIGALLIA – Subito riproposta la mozione sulla sanità che a settembre 2017 non era stata nemmeno discussa o votata dal consiglio comunale di Senigallia. Dopo l’approvazione in consiglio regionale di un testo simile proposto dal consigliere leghista Sandro Zaffiri, il consigliere Davide Da Ros (Lega) ha nuovamente presentato l’atto perché l’assise civica della spiaggia di velluto possa ridiscutere dell’argomento ospedale e sanità. e Magari fare un passo avanti, unitario.
La mozione 349 – “Riqualificazione dell’Ospedale, dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola nell’ambito delle politiche di programmazione sanitaria regionale e della tutela della salute dei cittadini” – è stata approvata all’unanimità il 10 aprile dal consiglio regionale delle Marche.
«A settembre scorso – spiega Da Ros – venne inviata anche a tutti i consiglieri comunali perché si facesse “fronte comune” su un tema che riguarda tutti i cittadini indistintamente dall’appartenenza politica. Ma a Senigallia il Sindaco allora disse che “era meglio un Ordine del Giorno condiviso da tutti e non la mozione presentata dal leghista Da Ros in quanto in Regione poi non sarebbe stata approvata”».
L’atto regionale, di fatto, fa fare un passo indietro rispetto alle politiche sanitarie approvate finora dalla giunta delle Marche e dall’Asur. Ne sono convinti il “Comitato a difesa dell’ospedale e del diritto alla salute”, l’associazione Energie per Senigallia e l’Unione Nazionale Consumatori che hanno appoggiato la battaglia sulla sanità portata avanti dalla Lega.
Ma ne è convinta per prima la Lega stessa: il consigliere Da Ros ha affermato che «il segnale politico è inequivocabile, il voto unanime alla mozione sancisce, di fatto, che a Senigallia esiste un problema sanità che riguarda il nostro ospedale, e quindi ora bisogna rivedere alcune strategie politiche che sono risultate fallimentari per tutto il nostro territorio. Anche la maggioranza in Regione lo ha espressamente ammesso votando a favore della mozione. Non ci interessa mettere una bandierina sull’ottimo risultato ottenuto, segno di una strategia mirata: ci interessa invece, e molto, che quello che andavamo dicendo da molto tempo, e ossia che il nostro ospedale aveva e ha tante carenze di varia natura. Ma non finisce qui – conclude Da Ros – perché questo è il primo vero passo importante di una storia che sarà lunga, complicata e decisamente ostica. Ma la Lega di sicuro non molla».