SENIGALLIA – La spiaggia di velluto si avvicina sempre di più a un altro riconoscimento, quello di città della fotografia. Dopo le ‘pressioni’ cittadine affinché si giungesse a questo risultato di cui si parla da tempo, se n’è discusso in Regione: dalla I commissione permanente “affari istituzionali, cultura, istruzione, programmazione e bilancio” è emerso il 23 aprile un testo che verrà votato al prossimo consiglio regionale di martedì 15 maggio.
Si tratta della proposta di legge regionale n. 186 “interventi di sostegno e di valorizzazione della cultura fotografica” con la quale la giunta regionale intende riconoscere e promuovere la fotografia sia come strumento di memoria e di comprensione, sia come vero e proprio patrimonio storico.
Un patrimonio promosso inoltre anche per il suo linguaggio artistico e quale forma espressiva particolarmente rappresentativa dell’ingegno e della produzione artistica e culturale delle Marche.
In questa direzione intrapresa dalla Regione, Senigallia avrà un ruolo di primissimo piano: la storia, il “suo” gruppo fotografico Misa (con protagonisti Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni, Mario Giacomelli, Riccardo Gambelli, Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Aristide Salvalai e altri) fino ai più “recenti” Giorgio Pegoli e Lorenzo Cicconi Massi e tutti i fotografi che gravitano attorno al Musinf – sono alla base del prestigioso riconoscimento di Senigallia città della fotografia.
La città è stata scelta in considerazione – si legge nella Pdl – «del rilievo assunto dalla fotografia come espressione artistica nella storia culturale della città e della cultura fotografica sul territorio marchigiano». Senigallia è anche il soggetto titolare del “Museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia” (il Musinf appunto) che ha sede nel suo territorio e che «esercita un ruolo centrale nella conservazione, promozione e valorizzazione del patrimonio fotografico marchigiano tale da consentire la conoscenza e divulgazione dell’alto livello artistico che le Marche hanno nel panorama nazionale e internazionale in questo ambito culturale».
Oltre al prestigioso riconoscimento (spendibile anche a livello di turismo culturale), Senigallia otterrà anche dei contributi per le funzioni di coordinamento nella valorizzazione della fotografia in ambito regionale e a sostegno di varie attività. Attività formative, corsi fotografici e concorsi anche nelle scuole, gemellaggi con altre associazioni fotografiche europee, festival della fotografia ed eventi culturali d’importanza internazionale, catalogazioni e conservazioni, restauro, ricerca e acquisizione di nuove immagini fotografiche, ricerche storiche e documentarie sull’immagine fotografica relativa alle Marche e di fotografi marchigiani, fino alla realizzazione di prodotti multimediali e interattivi per la promozione, anche sul web.
Entro sei mesi dall’approvazione dovrà essere stilato dalla Regione un programma di interventi con copertura dei costi: i primi interventi saranno finanziati con fondi europei, statali o di altri soggetti, pubblici o privati, mentre per l’anno 2020 è prevista una somma di 150mila euro, di cui 80mila solo per il progetto “Senigallia Città della Fotografia”.