SENIGALLIA- A finire nei guai è un 50enne che per anni aveva svolto l’attività di imprenditore edile. Si era occupato di lavori che venivano svolti soprattutto nell’hinterland, ma, con l’avvento della crisi per lui sono arrivati i primi problemi e poi il fallimento.
A seguito degli accertamenti effettuati in passato, a carico del 50enne sono emerse gravi forme di responsabilità: l’uomo, amministratore della ditta, è stato riconosciuto come il responsabile del reato di bancarotta fraudolenta.
Dagli accertamenti sono emerse ulteriori condotte che hanno reso più complessa la ricostruzione della vicenda, oltre che la sparizione di beni del valore di migliaia di euro.
L’imprenditore è stato condannato dal Tribunale di Ancona che, per le condotte accertate, ne ha dichiarato l’inabilitazione per anni 10 dall’esercizio di attività commerciali.
Al termine del procedimento giudiziario, la sentenza è definitiva: la Procura della Repubblica della Corte d’Appello ne ha disposto la detenzione dovendo espiare la pena di anni due di reclusione. La polizia ha rintracciato l’uomo e dato esecuzione al provvedimento giudiziario.