SENIGALLIA – Dopo la vicenda del crollo del ponte Morandi a Genova, sulla spiaggia di velluto si riaccende il dibattito sulla sicurezza delle strutture che scavalcano il fiume Misa. Un accostamento però che non è piaciuto al sindaco Maurizio Mangialardi, intervenuto anche in merito al cavalcavia dell’A10.
Ogni episodio tragico della cronaca nazionale o internazionale fa scattare una serie di dubbi in alcune persone: il degrado delle strutture (ponti, strade, sottopassi, ecc) è un tema delicato, da sempre.
«Non si può – ha dichiarato il sindaco della spiaggia di velluto Mangialardi – accostare la tragedia di Genova alla situazione dei ponti di Senigallia. Ricordo bene le polemiche quando a poche settimane dal voto del 2015 decidemmo di chiudere ponte Perilli per un intervento di risanamento spezzando in due la città. E ricordo molto bene anche le polemiche per la chiusura di ponte II Giugno a un mese dal natale 2016, con molti commercianti pronti alle barricate e qualcuno che li fomentava per effettuare delle prove di carico. Abbiamo fatto le verifiche a prescindere dalla nostra idea di pedonalizzazione della città: io non vorrei che ci passassero più le auto su ponte Garibaldi, ma quella è un’idea mia e non c’entra con la sicurezza del transito sulla struttura».
«Abbiamo il dovere di intervenire per replicare alle parole del sindaco di Senigallia, paragonabili al vuoto pneumatico» dichiarano da Senigallia Bene Comune, ripercorrendo le tappe dei ponti cittadini con le relative ordinanze sui mezzi in transito.
Sulla statale, ponte Perilli, è stato oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria per la spesa di circa 800.000,00 euro lasciando i piloni in alveo, «contro le disposizioni normative che impongono il rifacimento dei ponti cittadini a campata unica, intervento previsto peraltro nel programma elettorale 2015 del Pd senigalliese, pag 51 nel quinquennio del mandato e poi ratificato dalla maggioranza in Consiglio comunale il 15/09/2015, pag 47. Pur avendo preso impegni precisi, prima con gli elettori e poi con la Prefettura, ad oggi nulla è stato fatto».
Il ponte II Giugno (FOTO in alto) venne chiuso al traffico dopo una mera ispezione visiva avvenuta il 10 novembre 2016 dell’ing. Roccato, anticipata di qualche giorno dalle rassicurazioni dello stesso dirigente e dell’assessore Monachesi sull’assenza di rischi.
Tra le programmazioni poi, erano state indicate sia il risanamento «a breve» di ponte II Giugno ma anche «in tempi veramente brevi» l’intervento per il ponte Garibaldi (FOTO a destra). «In quasi due anni nulla è stato fatto – concludono da Senigallia Bene Comune – e hanno deliberato di “intervenire” tra due anni cioè nel 2020».