Senigallia

Senigallia, terminati i lavori alla Rocca Roveresca. Cantiere da 800mila euro con fondi Pnrr

Con la chiusura del cantiere della Rocca Roveresca di Senigallia si è concluso il primo cantiere nelle Marche, e tra i primi in Italia, realizzato coi fondi Pnrr

La rocca roveresca di Senigallia
La rocca roveresca di Senigallia

SENIGALLIA – Diciotto mesi di lavori: si è concluso il primo cantiere nelle Marche, e tra i primi in Italia, realizzato coi fondi Pnrr. È giunto a compimento il cantiere dei lavori nella Rocca Roveresca di Senigallia, il monumento del XV secolo che diventa uno dei luoghi storici espositivi meglio attrezzati di tutta le Marche. Costo dell’intervento: 800mila euro.

Il 28 giugno del 2023 iniziarono infatti i lavori di adeguamento, implementazione ed efficientamento energetico degli impianti di climatizzazione a servizio delle sale espositive, di cui Claudia Plattegger è stata la responsabile unica del procedimento. Opere che sono state finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per un importo complessivo di oltre 800mila euro.

Ultimati i lavori ed effettuato il collaudo, domani, 11 dicembre 2024 alle ore 17, il direttore dei musei nazionali delle Marche, Luigi Gallo, illustrerà alla cittadinanza i risultati di questo importante intervento che renderà l’antica fortezza un luogo particolarmente adatto per eventi culturali di ampio respiro. «È un risultato importante per la valorizzazione del patrimonio nella regione e in chiave nazionale – dice Gallo – Si tratta di lavori che contribuiscono a fare della Rocca uno dei principali centri espositivi della costa adriatica destinato ad affermarsi nel panorama italiano. È già stato approntato un programma di mostre che spazieranno dai tesori archeologici alle eccellenze storico-artistiche e fotografiche per raccontare al meglio il nostro patrimonio culturale».

Rocca Roveresca: i lavori

Grazie a questi lavori, la Rocca è ora dotata di spazi espositivi all’avanguardia sotto l’aspetto del consumo energetico, climaticamente controllati, programmabili e sanificati che garantiscono elevati standard qualitativi sia per le opere che verranno ospitate, sia per le persone che vi si recheranno.

Sono stati infatti installati nel sottotetto refrigeratori VRV con unità terminali a espansione, differenziate in base al luogo di installazione. Al fine di sanificare gli ambienti e migliorare le condizioni di vivibilità del museo, tutti i sistemi di trattamento dell’aria sono equipaggiati con sistemi di sanificazione a plasma freddo (tecnologia Non Thermal Plasma).

Sono inoltre stati ottimizzati i sistemi considerati maggiormente energivori ed è ora possibile il monitoraggio e la modifica delle condizioni microclimatiche per garantire le migliori performance possibili necessarie alla salvaguardia delle opere d’arte.