SENIGALLIA – Per la giornata del 25 aprile al Gabbiano è presvisto uno spettacolo unico alle ore 18.30, con “Whitney”, un documentario commissionato della BBC per ripercorrere, cinque anni dopo la morte, la drammatica vita di Whitney Houston, una delle stelle più luminose della musica mondiale.
Il regista Nick Broomfield, già noto per il bel documentario su Kurt Cobain, ha raccolto il materiale necessario per analizzare sul grande schermo il percorso della celebre cantante, dagli esordi al successo, dai problemi con la droga alle tormentate relazioni sentimentali.
Tra scene di vita quotidiana, interviste a colleghi e amici, spezzoni dei più bei concerti, “Whitney” permette di scoprire i lati nascosti di questa donna, fortemente magnetica sul palco ma straordinariamente fragile nell’anima, che la condusse a spegnersi in un tragico epilogo.
La rassegna dei Martedì con la grande arte si prende una pausa, senza rinunciare ad offrire agli appassionati un appuntamento speciale, in qualche modo anch’esso legato a una performance artistica.
Per mercoledì 26 con spettacolo unico alle ore 21.15, è in programma il tradizionale appuntamento le “Visioni d’autore” del Gabbiano. Il film della settimana sarà “The Founder”, diretto nel 2016 da John Lee Hancock. Traccia la storia vera dell’incontro tra Ray Kroc, un venditore dell’Illinois, e i fratelli Mac e Dick McDonald, che negli anni ‘50 avevano avviato un’attività di vendita di hamburger nella California del Sud.
Impressionato dalla velocità del sistema inventato dai due fratelli per la preparazione del cibo e dalla folla di clienti attirati dal loro chiosco a San Bernardino, Kroc intuì il potenziale per un franchising e da allora fece di tutto per sottrarre la società ai fratelli. Nacque in questo modo un impero miliardario conosciuto oggi in ogni parte del mondo.
Michael Keaton interpreta in modo eccellente il protagonista di questa incredibile storia americana: oscuro venditore di lontane periferie e commesso viaggiatore di scarso successo, riuscirà a sfruttare la sua debordante autostima grazie alla folgorante illuminazione avuta nel chiosco dei fratelli McDonald. Sarà la sua totale mancanza di scrupoli a fare il resto.