SENIGALLIA – Si terrà domani, giovedì, l’evento commemorativo per ricordare la terribile alluvione che ha colpito la città di Senigallia il 3 maggio 2014. Esattamente quattro anni fa, più punti degli argini cedettero sotto la pressione della piena del fiume Misa andando a inondare mezza città. L’evento, drammatico e ancora così “fresco” nella memoria dei cittadini, causò tre vittime e centinaia di milioni di euro in danni al patrimonio pubblico e privato.
Proprio per non dimenticare quella tragica mattinata, è stato organizzato un incontro e momento commemorativo, promosso dai gruppi consiliari Senigallia Bene Comune, Movimento 5 Stelle, Lega, Unione Civica e Forza Italia: si terrà alle ore 21 nella sala consiliare, dove però non sarà presente il Coordinamento dei Comitati per l’alluvione del maggio 2014.
Durante l’iniziativa verranno mostrate delle immagini dell’artista Daniela Antili, tratte dalla sua mostra personale di fotografia, organizzata a Senigallia nel settembre 2017 ed intitolata “L’acquattraverso”. Un modo per esorcizzare la paura ma anche per ringraziare tutti coloro che si sono profusi, con il loro impegno, a sostegno delle persone colpite nell’emergenza e in questi quattro lunghi anni.
L’invito è stato declinato dal Coordinamento dei comitati degli alluvionati perché troppe sarebbero le divisioni tra le liste consiliari che hanno organizzato l’iniziativa.
«Alla mozione del consigliere Sartini perché venisse riconosciuto un tributo ufficiale a Stefano Mencarelli e Matteo Montesi, componenti del nostro coordinamento, per aver contribuito a proteggere l’incolumità della cittadinanza durante il rischio alluvione di marzo 2018, hanno votato a favore solamente Lega e le consigliere del M5S – si legge in una nota stampa – : tutti gli altri consiglieri presenti si sono astenuti oppure hanno votato contro. Tale espressione di voto esprime da sé una mancanza di visione comune tra voi organizzatori dell’evento nei confronti dei due cittadini e del coordinamento dei comitati di cui fanno parte».
Poi ci sono delle condizioni poste per la partecipazione all’evento che non sono scese ai componenti del coordinamento degli alluvionati, ancora alle prese a loro dire con degli atteggiamenti non sempre benevoli da parte di tutti i consiglieri. «Non comprendiamo il motivo di tale posizione, più marcata in alcun di Voi, posto che come cittadini della stessa Città dovremmo essere tutti dalla stessa parte, ma questo rientra in logiche e tatticismi politici da cui vogliamo stare lontani».
Se nel metodo c’è divisione, anche nel merito ci sarebbero fratture: «non comprendiamo le alchimie politiche che vi hanno portato a trovare un accordo sull’evento del 3 maggio 2018: tra di voi non sembra esserci una generale condivisione sul tema alluvione e rischio idrogeologico del fiume Misa tanto che due di voi si sono denunciati penalmente proprio per questioni afferenti l’esondazione; avete visioni diverse sulla tipologia di interventi necessari per mitigare il rischio idrogeologico del bacino del Misa e anche sulla posizione che il Comune dovrà tenere durante il processo penale per i fatti dell’alluvione».
Motivi che hanno quindi portato il coordinamento dei comitati a declinare l’invito alla serata ricevuto nella tarda serata del 1° maggio. Ma un altro invito ne è scaturito: quello del coordinamento ai consiglieri comunali per parlare di come superare gli ostacoli finora emersi e per «raggiungere tre obiettivi chiari: la mitigazione del rischio idrogeologico del bacino del Misa, il risarcimento del danno per i tanti alluvionati di maggio 2014 e la condanna di chi è responsabile di tale tragedia».