Senigallia

«Senza l’unione dei comuni le piccole realtà sono destinate a morte certa»

La maggioranza consiliare replica alle affermazioni dell'opposizione, sia sui servizi già conferiti, sia su quelli da conferire: una strategia giudicata vantaggiosa per l'intera comunità

Rodolfo Pancotti
Rodolfo Pancotti

OSTRA VETERE – Le recenti dichiarazioni dell’opposizione consiliare sulla neo costituita Unione dei comuni “Le Terre della marca senone” non sono andate giù alla maggioranza montenovese. Anzi, arriva proprio sul delicato tema del conferimento all’unione di sempre più servizi e personale comunale una risposta che vuole anche essere un tentativo di conciliare posizioni diverse sul futuro della comunità. Ma soprattutto una smentita della “verità” sbandierata dalla minoranza.

Con l’elezione della lista civica per Ostra Vetere, ribadiscono dalla maggioranza, la popolazione ha espresso una decisa fiducia anche al programma elettorale in cui era dichiarato senza mezzi termini l’adesione all’unione dei comuni, scelta che viene definita “lungimirante” quella presa dalla precedente amministrazione. «Aggredendo verbalmente noi, la minoranza in realtà manca di rispetto alla maggioranza della cittadinanza di Ostra Vetere, che ha scelto l’ulteriore rafforzamento dell’Unione dei Comuni e quindi anche dei servizi tramite la stessa gestiti. Non stiamo svendendo niente e nessuno a Senigallia».

In questo scenario si inserisce dunque il conferimento dei servizi finanziari (ragioneria e tributi) e del servizio personale all’interno dell’Unione dei Comuni, con decorrenza 1 gennaio 2019, in aggiunta ai già conferiti servizi sociali e suap/attività produttive. Un passo strategico, secondo la maggioranza, che consentirà la costituzione di uffici unici finanziari e amministrativi fra tre dei quattro comuni sotto cinquemila abitanti dell’alta Valmisa (Arcevia, Serra de’ Conti e Ostra Vetere). I tre dipendenti attualmente impegnati a Ostra Vetere daranno il loro apporto anche a quei comuni che non possono permettersi personale ad hoc e al contempo un vantaggio economico per le casse comunali di Ostra Vetere. In futuro, poi, ci sarà spazio per quelle figure che adesso mancano e che devono essere attinte dagli altri comuni dell’unione, come il servizio di Polizia locale.

«La minoranza non dice che questa Amministrazione ha garantito alla propria comunità, un ruolo politico centrale nella nascente Unione dei comuni e anche logistico nell’organizzazione dell’Unione, ospitando la sede operativa di alcuni uffici unici che si costituiranno dal 1 gennaio prossimo».

In merito ai servizi già conferiti nell’unione, arriva la precisazione che già da tempo erano gestiti in forma associata: sia i servizi sociali tramite una convenzione tra tutti i comuni dell’ambito territoriale sociale 8, sia il suap convenzionato tra Senigallia, Ostra, Ostra Vetere, Trecastelli e Montemarciano. «Non è mancato alla cittadinanza nessun tipo di servizio – continuano dalla maggioranza consiliare – e non si è registrato nessun dissesto economico. Anzi, la qualità e la quantità dei servizi è persino migliorata per il Comune di Ostra Vetere, così come per gli altri, che certamente da soli non potevano e possono permettersi risorse umane specializzate».

Anche sulla questione economica ci sono poi alcune affermazioni da contrastare. La maggioranza che sostiene l’attuale sindaco Pancotti fornisce un dato che dovrebbe smentire tutte le considerazioni fatte dall’opposizione circa la volontà di Senigallia di spargere sull’unione i costi e gli indebitamenti della spiaggia di velluto. «A lor signori basterebbe studiare e analizzare qualche dato pubblico, disponibile sui siti internet dei Comuni e su quello del Ministero dell’Interno e si renderebbero conto che in quanto a debito pro capite (l’unico parametro per fare confronti di questo tipo) il debito pro capite del Comune di Senigallia era al 31.12.2017 pari a 732 euro contro i 738 medi degli altri 6 Comuni. Quindi è l’indebitamento degli altri comuni semmai a dover preoccupare Senigallia, piuttosto del contrario».

«La minoranza, con toni e atteggiamenti diffamatori ai limiti del lecito via social e stampa, attua una strategia di opposizione sterile, fatta di preconcetti complottisti (ci si svende all’orco cattivo, Senigallia) e di ostruzionismi procedurali (emendamenti, pregiudiziali e sospensive dilatorie e francamente irragionevoli) con l’unico intento di bloccare la macchina amministrativa sacrificando sull’altare del proprio egotismo i cittadini stessi. La minoranza preferisce riproduce, su scala locale, quel clima di promozione di paure, di divisioni, di illazioni e provocazioni volgari che caratterizza l’attuale stagione politica nazionale. Noi vogliamo, al contrario, contribuire allo sviluppo economico e sociale della nostra realtà, collocando il nostro comune al centro della costruzione di un “nuovo sistema territoriale” capace di sostenere la competitività delle nostre imprese e il benessere dei nostri cittadini. Questa Amministrazione avrà sempre ben chiaro un unico obiettivo, il bene e lo sviluppo della comunità. Per questo ogni strada che ci si porrà dinnanzi sarà prima valutata attentamente, poi solo se realmente vantaggiosa sarà percorsa. Ma per i tempi che viviamo una cosa è certa: o si fa l’unione o le piccole realtà sono destinate a morte certa».