SERRA DE’ CONTI – È scontro sui numeri, è scontro sui progetti. Persino la relazione di fine mandato 2014/2019 non riesce a mettere tutti d’accordo. Il documento redatto dall’amministrazione comunale uscente e disponibile già da aprile è al centro dell’ultima critica mossa nei confronti della squadra di giunta serrana da parte del gruppo consiliare “Serra Democratica e Indipendente“.
Al centro delle critiche mosse dall’opposizione c’è proprio l’operato amministrativo e, in particolare, tutto ciò che non è stato fatto e che si sarebbe dovuto fare. La giunta di Serra de’ Conti guidata dal sindaco Arduino Tassi ha infatti fornito alcuni dati sulle opere pubbliche a cui ha messo mano.
Tra queste la realizzazione dell’autorimessa comunale (435mila euro), la ristrutturazione dell’edificio attiguo al museo delle arti monastiche (cd. Casa Marconi, 150mila euro), la rifunzionalizzazione dell’ex frantoio (182mila euro), la manutenzione del bocciodromo e del campo da calcio (300mila euro), il completamento dell’elisuperficie con illuminazione H24 per 65mila euro e infine l’impianto di videosorveglianza per 20mila euro più altri 100mila per l’ampliamento già programmato.
Numeri importanti a cui vanno aggiunti i quasi 200mila euro derivanti dai fondi ottenuti solo tramite l’istituzione dell’Unione dei Comuni “Le terre della marca senone” nel settore dei servizi sociali.
Ma è proprio qui che si concretizza lo scontro con l’opposizione consiliare. Il gruppo “Serra Democratica e Indipendente” è intervenuto infatti per spiegare come l’amministrazione comunale abbia “dimenticato” alcune questioni centrali per la vita della comunità. Tra queste i mancati investimenti per circa 500mila euro, che saranno disponibili solo quando si risolverà la questione dei crediti di dubbia esigibilità.
«Nel frattempo – spiega il consigliere Silvano Simonetti – molte sono le strade comunali che versano in uno stato indecoroso, non è stata garantita neanche la manutenzione ordinaria. Non è stata fatta la nuova caserma dei Carabinieri nell’edificio ex poliambulatorio di via Garibaldi, dopo oltre un anno e mezzo di discussioni; non è stato realizzato il parco fluviale del Misa e il PercorriMisa; nulla è stato fatto nemmeno sull’albergo diffuso o sulla canalizzazione della rete telefonica e della pubblica illuminazione in centro storico», così come non si sa quale sarà il futuro del monastero acquistato dal Comune sia per le risorse da investire nella sua sistemazione museale, sia nel progetto di fondo. Dubbi infine sono stati posti anche sul parco S. Francesco, non avviato, e sul mancato contenimento della tassazione locale.
Secondo l’opposizione, l’operato amministrativo a Serra de’ Conti sarebbe stato contraddistinto da investimenti pubblici quasi nulli che hanno di fatto smorzato ogni iniziativa privata, oltre che da ripetute improvvisazioni e disorganizzazione che avrebbero portato anche a «una variante parziale al Prg scandalosa e offensiva» per i residenti.