Senigallia

Serra de’ Conti, la variante delle critiche: la minoranza lascia l’aula consiliare

I gruppi "Civitas" e "Serra democratica e indipendente", dopo le critiche e le proposte alternative non ascoltate, abbandonano il consiglio comunale

L'aula del consiglio comunale a Serra de' Conti
L'aula del consiglio comunale a Serra de' Conti

SERRA DE’ CONTI – Critiche e osservazioni alla variante parziale al P.R.G. adottato dall’amministrazione Comunale sono arrivate dai gruppi consiliari di minoranza “Civitas” e “Serra democratica e indipendente”. Critiche per un piano che da un lato si tinge di verde eliminando previsioni edificatorie, dall’altro però ne aggiunge di nuove, cancellando quanto di buono poteva essere stato fatto in precedenza.

A renderlo noto è il capogruppo di “Serra Democratica e Indipendente” Silvano Simonetti che contesta alcune scelte e altre “non-scelte”, che hanno costretto la minoranza a uscire dall’aula consiliare prima del voto finale per l’approvazione dell’atto.

«L’Amministrazione comunale ha emanato a distanza di poco tempo due avvisi pubblici: uno in cui si chiedeva ai cittadini di avanzare istanze per declassare i propri terreni edificabili e l’altro in cui si faceva appello agli interessati di chiedere l’inserimento di nuove aree edificabili. Una contraddizione di fondo, per una politica amministrativa che si dichiara favorevole all’ecologia, al risparmio d’uso del suolo e tanto “green”! Dove sta la “politica” quando il sindaco e la maggioranza orgogliosamente affermano che sono state “accettate” tutte le richieste di modifica del P.R.G. avanzate dai cittadini? La maggioranza consiliare è incapace di fare scelte, nascondendosi dietro al buonismo di “accontentare (alcuni) cittadini”?»

Silvano Simonetti
Silvano Simonetti

La previsione della minoranza era per tutelare gli interessi generali della comunità, senza «piegarsi a proposte che possono deturpare l’assetto urbanistico e inficiare l’organicità della programmazione edificatoria avvenuta, positivamente, fino ad oggi (con la determinazione di “aree residenziali” e “produttive”) compresa anche la viabilità del territorio urbano». Le previsioni degli strumenti urbanistici del comune serrano finora si sono contraddistinte per una conformazione territoriale armonica e sensibile alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. «Oggi, rileviamo l’inserimento di “protuberanze” e di “isole” edificabili in mezzo a zone agricole, strade senza sbocco ed altre che resteranno nei sogni. Soluzioni come queste non sono state attuate neanche in tempi di grande difficoltà economica come nell’immediato dopoguerra, momenti che potrebbero aver avuto una giustificazione di emergenza sociale. Nella maggioranza è prevalsa la volontà di assecondare l’interesse di pochi privati all’interesse della comunità intera» concludono i due gruppi di minoranza che non hanno votato la variante.