FALCONARA MARITTIMA – Saranno i ragazzi del servizio civile a fare la carta d’identità di tutti gli alberi non ancora censiti presenti a Falconara, Montemarciano e Senigallia. Una registrazione corredata di foto che dovrà indicare la specie, l’età, lo stato di salute e la localizzazione attraverso il sistema Gps, in modo che ogni albero sia immediatamente individuabile attraverso l’inserimento nel Sit, il sistema informativo territoriale. È già stato emanato il bando per l’individuazione dei volontari: i candidati devono presentare domanda entro le ore 14 del 10 ottobre 2019. È previsto un assegno mensile di 439,50 euro.
I volontari attraverso la partecipazione al progetto potranno godere di crediti formativi (fino a 10) grazie alle convenzioni con le Università di Macerata, Urbino, Camerino e Univpm. Sarà rilasciato anche un attestato per certificare le conoscenze acquisite durante la partecipazione al progetto. Chi vorrà candidarsi deve possedere un diploma di Perito agrario, oppure essere iscritto e frequentare corsi di laurea in Scienze Agrarie, Scienze e Tecnologie Agrarie, Scienze Ambientali o Scienze Forestali, oltre a essere in possesso della patente B. Questo per fare in modo che i volontari siano motivati nel partecipare al progetto, perché hanno seguito o stanno seguendo un percorso di studi molto attinente alle tematiche proposte.
È dunque incentrato sul censimento completo delle alberature il progetto “Il patrimonio arboreo: una ricchezza da preservare“, predisposto da Lorella Pigliapoco del Comune di Montemarciano e condiviso da Falconara e Senigallia. Il progetto, con 81 punti, si è classificato sesto su un totale di 50 a livello regionale nell’ambito del Bando per il servizio civile 2019 e la Regione Marche ha assegnato così l’utilizzo di sei volontari per realizzarlo, due per ogni ente locale partecipante. Sono previsti 12 mesi di attività e 25 ore settimanali per ciascuno volontario. I tre Comuni avevano già avviato il censimento attraverso altri progetti, ma data la vastità del patrimonio arboreo di ogni territorio è necessario un supporto per portarlo a termine. In particolare il comune di Falconara aveva partecipato al progetto regionale per l’inserimento di disoccupati over 30 e aveva individuato tre figure tecniche proprio per seguire il settore del verde pubblico, nell’ambito di un progetto ancora in corso. Montemarciano e Senigallia, invece, già nel dicembre 2018 avevano avviato un altro progetto di servizio civile tutto al femminile, tuttora in itinere, con quattro volontarie coordinate da un’altra donna, una “guida-tutor-esperta”, agronoma ricercatrice presso l’Università di Bologna.
Nell’assegnare il punteggio è stata valorizzata la partecipazione di partner quali Assam, Legambiente, Wwf, Università di Bologna, Università Politecnica delle Marche, che si metteranno in rete per formare i volontari del servizio civile nazionale e per offrire supporto nell’organizzare iniziative collegate al progetto, come la Festa dell’Albero, incontri informativi con le associazioni, gli studenti, particolari categorie di cittadini, oltre che per progettare nuove aree verdi nei tre territori. Durante l’esperienza del servizio civile i volontari selezionati avranno l’opportunità di avere sia la formazione generale, erogata anche con il supporto della struttura regionale del servizio civile oltre che da formatori altamente qualificati, sia la formazione specifica effettuata da Funzionari tecnici dei Comuni interessati. Il sindaco Damiano Bartozzi sottolinea l’attività condotta a tutela del verde da Montemarciano, dove ci sono «64metri quadri di verde pubblico per ogni abitante». Il sindaco di Falconara Stefania Signorini evidenzia «gli aspetti educativi del progetto, che vede le scuole tra i destinatari delle iniziative», e l’assessore Enzo Monachesi di Senigallia spiega «come l’attività del servizio civile permetta ai giovani di avvicinarsi all’attività della pubblica amministrazione, che in molti non conoscono».