ARCEVIA – Come nel pesarese e nell’ascolano, anche nella valmisa inizia a farsi sentire la siccità e la necessità di razionare l’uso dell’acqua. Le amministrazioni comunali di Arcevia e Serra de’ Conti corrono ai ripari con ordinanze (rispettivamente la n. 43 e la n. 58) simili a quelle già emesse da altri sindaci marchigiani. Lo scopo è quello di garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i fabbisogni primari per l’uso alimentare domestico e igienico e perciò servono misure in grado di governare in modo unitario e maggiormente incisivo l’utilizzo delle risorse idriche disponibili.
Nell’ordinanza del sindaco Dario Perticaroli si parla di precipitazioni inferiori alla media dal mese di marzo 2022 e di temperature superiori alla media a maggio e giugno, anche di 2 gradi. Un «andamento meteorologico che ha determinato condizioni di siccità idrologica, relativa alle portate dei corsi d’acqua e delle sorgenti, variabile da moderata a severa nelle varie porzioni del territorio regionale, con tendenza al peggioramento».
Per questo motivo, fino al 30 settembre 2022 vige il divieto di effettuare il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, salvo per i servizi pubblici di igiene urbana (con la raccomandazione di effettuare tali attività dopo il tramonto); effettuare il lavaggio privato di veicoli a motore, con l’esclusione di quello svolto da impianti di autolavaggio regolarmente autorizzati; effettuare il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino e piscine su aree private, salvo quelle legate ad attività economiche, turistiche o sportive; irrigare e innaffiare orti, giardini e prati, eccetto nei giorni (per il Comune di Arcevia) di domenica e mercoledì nelle ore comprese tra le 22 e le 7 del giorno seguente, e nei giorni (per Serra de’ Conti) di lunedì, mercoledì e sabato, nelle ore comprese tra le 22 e le 7 del giorno successivo; eseguire gli usi diversi da quello alimentare domestico, per l’igiene personale e per l’abbeveraggio degli animali.
In generale, i sindaci Dario e Letizia Perticaroli invitano «la cittadinanza all’adozione di comportamenti volti ad un uso razionale e corretto dell’acqua al fine di evitare inutili sprechi, riconoscendo la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i cittadini e attori coinvolti» per superare questo momento di crisi idrica che potrebbe protrarsi per molte settimane. Come ulteriore argomento, nell’ordinanza di Serra de’ Conti come in altre città marchigiane si fa riferimento a sanzioni amministrative da 25 a 500 euro per i trasgressori.