Senigallia

Sicurezza in ospedale, il Nursind: a Senigallia mancano le mascherine ffp2 e 3

Il sindacato pronto a rivolgersi alla Procura per la disparità di trattamento del personale sanitario sprovvisto di adeguati dispositivi di protezione individuale. Ecco cosa segnala

Dispositivi di protezione individuale (dpi): mascherine e guanti contro il coronavirus
Dispositivi di protezione individuale (dpi): mascherine e guanti contro il coronavirus

SENIGALLIA – La questione della sicurezza del personale medico e infermieristico dell’ospedale di Senigallia cresce a livello di tensione. Il recarsi in un ambiente a rischio contaminazione o con soggetti infetti da coronavirus aumenta la preoccupazione dei lavoratori che si sono rivolti alle sigle sindacali per far sentire il proprio stato d’animo, denunciando la carenza di – soprattutto – mascherine facciali.

Le difficoltà iniziano con la scarsità dei dispositivi di protezione individuale: le mascherine che sono state annunciate con squilli di tromba dal presidente della Regione Ceriscioli sono divenute un bene raro in alcuni reparti. A tal proposito la segreteria territoriale del sindacato Nursind ha raccolto la lamentela di quanti lavorano in dialisi, a Senigallia, dove mancano i dispositivi di sicurezza adeguati.

La questione è legata alla procedura sanitaria della dialisi, svolta a stretto contatto con il paziente per circa quattro ore, in stanze senza l’adeguata circolazione d’aria e solo con una mascherina chirurgica quando altre realtà – anche all’interno della stessa area vasta 2 come Torrette o Jesi – utilizzano le mascherine FFP2 e FFP3, con una maggiore capacità filtrante e di protezione.

«Qualcosa non quadra – tuona il sindacato – : perché a Senigallia le maschere filtranti FFP2 e FFP3 nn ci sono? Perché questa discriminazione? Dove sono le maschere filtranti FFP2 per assistere questi pazienti? Il direttore sanitario Asur dott. Remo Appignanesi ci ha riferito che questa tipologia di filtranti facciali sono stati consegnati la dialisi è stata rifornita… allora dove sono? Si tengono sotto chiave? Qualcuno le ha prese indebitamente? Siamo pronti a fare denuncia in procura».