SENIGALLIA – «L’installazione del T-Red» all’incrocio tra via Cilea, via Zanella e la statale Adriatica «non sta risolvendo il problema del traffico» nella stretta via che collega il Vivere Verde col lungomare. Non solo. Gli incidenti comunque si verificano in zona, anche con l’aggiunta del “contasecondi”, segno che probabilmente non si sta andando nella direzione giusta.
A sostenerlo sono alcuni residenti di via Cilea, un’arteria di collegamento tra il popoloso quartiere residenziale, la statale 16 e il lungomare Mameli: da anni lamentano rumore, caos e inquinamento dei mezzi fermi col motore acceso proprio sotto le finestre delle abitazioni. Avevano chiesto una rotatoria, come avvenuto altrove, per ridurre i tempi di permanenza dei veicoli nella stretta strada ma secondo l’amministrazione comunale è irrealizzabile.
Al contrario, l’aver apposto al semaforo un t-red, un dispositivo che registra le infrazioni legate al passaggio col rosso, e il contasecondi per segnalare quando scatterà, ha di fatto aumentato i tempi di permanenza in quel tratto di Senigallia. Nonostante in quasi un anno di servizio (è stato attivato il 20 giugno 2022) siano infatti già centinaia le multe, la maggior parte degli automobilisti è più prudente: anziché passare lo stesso anche se è appena scattato il giallo, ci si ferma subito per non incappare nella sanzione. Il che si traduce in un maggior numero di mezzi fermi al semaforo.
«Rimane, anzi si accentua, il pericolo costante causato dai gas di scarico di automobili, camion, autobus fermi sulla via in attesa che scatti il verde al semaforo. La strada è stretta: il passaggio di pedoni, biciclette e persino dei mezzi di soccorso incontra difficoltà. I residenti, ormai da tempo, hanno sollecitato l’intervento delle autorità competenti, anche con la proposta di una rotatoria. Occorre salvaguardare la salute di chi nella via abita o transita. Ancora nessuna iniziativa adeguata e concreta» concludono amareggiati alcuni residenti di via Cilea.